Zone Franche in Sardegna: merito del PD, ora a rischio per scelte PDL
Leggo che il sindaco di Quartu Sant’Elena, Mauro Contini, esprime il suo apprezzamento per la norma del “Decreto sviluppo” che estende i benefici fiscali per le nuove zone franche urbane sia alle città selezionate dal governo Prodi nel 2008, ossia Quartu, Cagliari, Iglesias, sia alle altre individuate all’epoca dalla giunta Soru (Selargius, Carbonia, Sassari, Alghero, Olbia e Oristano).
Spero che Contini trovi il modo di completare il suo pensiero ricordando che la norma è contenuta in un emendamento presentato da un senatore del PD, Francesco Sanna, e che il provvedimento non è stato votato dai senatori del suo partito, il PDL.
Sono certo che Contini sia consapevole del fatto che l’entrata in vigore della norma dipende ora dall’approvazione del decreto da parte della Camera e che la sua attuazione effettiva dipenderà, ancora, dalla riprogrammazione dei fondi strutturali da parte della Regione.
Non c’è da essere ottimisti, perché in entrambi i casi tutto dipende dalle scelte del PDL: le scellerate posizioni assunte in queste ore mettono in discussione l’approvazione definitiva del decreto, mentre finora la Regione – una mia interrogazione a Cappellacci e La Spisa attende ancora una risposta – ha mostrato il più totale disinteresse per la questione.
Mi auguro che Contini sappia esercitare tutta la sua capacità di persuasione per evitare che il suo partito impedisca a tante realtà della Sardegna di fruire di questi importanti benefici fiscali, come già avvenuto in passato ad opera dell’allora ministro Giulio Tremonti.