Dobbiamo veramente abituarci a tutto? Anche al fatto che un candidato al Parlamento inneggi al duce?

Dobbiamo veramente abituarci a tutto? Anche al fatto che un candidato al Parlamento inneggi al duce?

Questa mattina a Olbia ho incontrato amministratori regionali e locali, insieme militanti e dirigenti del PD della Gallura e rappresentanti del mondo economico e del lavoro. Pubblicherò tra poco qualche foto per ricordare questa bella mattinata, dove ho respirato un clima di grande passione ed entusiasmo.

Però ora voglio soffermarmi su una notizia che mi ha davvero sconcertato, e che – nonostante ci sia chi pensa che ci si debba abituare a tutto – deve essere denunciata in tutta la sua gravità.

Lo dico molto chiaramente: al fatto che il capolista di Forza Italia al Senato in Sardegna sia un signore che pochi anni fa sui suoi social dichiarava di “non festeggiare” il 2 giugno, la giornata nella quale si celebra la nostra Repubblica, io non mi abituo. Né mi abituo al fatto che questo candidato al Parlamento, che incidentalmente è anche il capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale della Sardegna, possa dire “w il duce e la monarchia”, per poi salutare i suoi “amici” con un virile (si fa per dire) “a noi”.

Che ne pensano Silvio Berlusconi e Antonio Tajani, cosa intendono fare? Gli chiedono di interrompere la campagna elettorale o fanno finta di nulla? Pensano che sia normale per una forza politica che si candida al governo della nostra repubblica democratica e antifascista candidare, per di più come come capolista, una persona che – come dimostra questo post che può costituire una notizia di un reato, il quale peraltro prevede come pena accessoria l’interdizione dai pubblici uffici – si vanta di commettere, appunto, il reato di apologia di fascismo?