Cappellacci sconcertante, nulla sulle nostre domande: che rapporti aveva con Carboni, Dell’Utri e Verdini?

Il dibattito del Consiglio si sta concludendo, siamo alla votazione per appello nominale. La maggioranza è divisa ma alla fine finge di non capire cosa accade. Il festival dell’ipocrisia, fare domande spiacevoli è poco elegante, dicono, e nel frattempo pensano a rimpasti e poltrone. Cappellacci sconcertante: parla d’altro, legge un intervento scritto forse giorni fa con una vuota elencazione di cose inutili. Nulla sulle nostre domande: perché ha mentito al Consiglio regionale qualche settimana fa? Che rapporti aveva con personaggi come Carboni, Dell’Utri e il capo del suo partito Verdini, che incontrava per concordare nomine e delibere funzionali alla realizzazione di un progetto che avrebbe portato risorse e personaggi legati alla criminalità organizzata a operare in Sardegna? Perché ha dichiarato che la mafia in Sardegna non potrà mai entrare, mentre l’Antimafia dice il contrario e Dell’Utri, condannato per mafia a 7 anni di reclusione e autore della sconvolgente affermazione per cui il mafioso Mangano sarebbe un eroe, veniva in Sardegna – incontrandosi con lui – a organizzare lo sbarco dei gruppi affaristici di cui sopra? E si rende conto che oggi ci ha detto di aver “respinto” le pressioni di “gruppi affaristici”, provenienti dal capo del suo partito Verdini? Abbiamo il dovere di conoscere in base a quali ragioni sono stati adottati questi provvedimenti. Credo che se Cappellacci non verrà sfiduciato e non si dovesse dimettere, dovremmo perlomeno promuovere la costituzione di una Commissione d’inchiesta. E comunque continuare a vigilare e denunciare quanto accade.

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