Un anno di opposizione

Lavoro

Lavoro

Cosa ha FATTO Cappellacci

Le leggi di settore per l’artigianato, l’industria e il commercio, per la cooperazione, per le nuove imprese giovanili, per l’inserimento occupazionale sono paralizzate: prive di finanziamenti o di procedure.

La Giunta regionale non ha sviluppato nessuna iniziativa per la costruzione di nuovo lavoro; non ha garantito un’azione adeguata per mantenere l’occasione esistente, né sulle grandi vertenze né sulle piccole o piccolissime imprese o i singoli artigiani e professionisti.

L’opinione del PD è che non è più rinviabile l’attuazione urgente di interventi per l’occupazione.

Cosa ha PROPOSTO il PD

Il PD sostiene il “Patto per il Lavoro”, attraverso un collegamento straordinario per l’occupazione in grado di incidere rapidamente mettendo in circolo risorse economiche per creare nuova occupazione, con procedure innovative a favore delle piccole imprese a rischio di chiusura e fallimento, concentrando le risorse su leggi di settore.

Il PD si batterà ancora con determinazione per la ridefinizione del patto di stabilità e per lo sbocco della spesa, mai così lenta, mentre si concretizza una manovra pesante del Governo con tagli agli Enti locali e alle Regioni.


La mia attività legislativa e ispettiva

Proposte di legge

  • n. 67 del 10 settembre 2009, Disposizioni urgenti e straordinarie volte alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente ed al rilancio dell’economia.

Mozioni

  • n. 4 del 07 maggio 2009, Sulla crisi occupazionale e industriale del Sulcis-Iglesiente con particolare riferimento alla annunciata dismissione dello stabilimento Rockwool Italia Spa di Iglesias, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.
  • n. 8 del 17 giugno 2009, Sulla crisi economica, sociale e occupazionale in Sardegna.
  • n. 13 del 03 luglio 2009, Sulla crisi economica, sociale ed occupazionale in Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.
  • n. 54 del 29 marzo 2010, Sulla ripresa dell’attività produttiva dell’impianto Eurallumina di Portoscuso.
  • n. 61 del 26 maggio 2010, Sul processo di liquidazione da parte di Italia lavoro della società Insar – Iniziative Sardegna Spa, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.

Interpellanze

  • n. 83 del 19 marzo 2010, Sulla trattativa di cessione dei comparti industriali di Assemini e Porto Torres alla società Ramco.

Interrogazioni

  • n. 151 del 27 ottobre 2009, Sulle problematiche che stanno ritardando la definizione delle questioni finanziarie e organizzative inerenti il Sistema dei servizi per il lavoro operanti in Sardegna.
  • n. 179 del 27 novembre 2009, Sul ritardo nella trasmissione dei decreti di concessione provvisoria delle agevolazioni previste dai bandi 2008 PIA industria, artigianato, servizi e turismo.

Sanità

Sanita torna su

Cosa ha FATTO Cappellacci

La Giunta Regionale, appena insediata nel marzo del 2009, ha paralizzato ogni attivit à delle Asl attraverso una comunicazione di Cappellacci e, ad agosto dello stesso anno, ha commissariato le Asl e annunciato una riforma del sistema sanitario regionale con la nascita di 5 nuove aziende ospedaliere oltre alle 11 gi à esistenti e di tre macroaree anch’esse dotate di personale e dirigenti.

Cosa ha PROPOSTO il PD

Il PD ha detto che la riforma proposta era dannosa e costosa per la sanit à sarda e che si sarebbe prodotta una paralisi del sistema sanitario e costi di gestione pi ù elevati.

Dopo oltre un anno la riforma è al palo, gli investimenti in tecnologie e nuove strutture sono stati bloccati, i costi sono aumentati per i mancati controlli regionali e per la provvisoriet à dei commissari, le liste d’attesa aumentate e la qualit à dell’assistenza diminuita.

Sociale (persone con disabilità legge 162)

Sociale torna su

Cosa ha FATTO Cappellacci

Il centrodestra, per la prima volta dall’istituzione della legge, non ha finanziato tutti i piani personalizzati delle persone con disabilit à gravi della legge 162. Nello scorso dicembre la Giunta Regionale ha deciso di operare un taglio di 1000 euro su ogni progetto personalizzato. Per 28.000 famiglie sarde pesante diminuzione di ore di assistenza e gravi ripercussioni per l’occupazione dei circa 14.000 operatori.

Il PD ha accompagnato la mobilitazione delle associazioni familiari e degli enti locali e, attraverso interrogazioni, mozioni, ordini del giorno, emendamenti e proposte di legge, ha chiesto alla Regione di reintegrare i fondi per ciascuna persona e per ciascun progetto.

Cosa ha PROPOSTO il PD

Risultato raggiunto, seppure parzialmente. Il Consiglio Regionale ha approvato la proposta di legge del PD che ha visto “restituire” 14 milioni alle persone con disabilit à gravi della Sardegna. Salvaguardanto il livello essenziale di assistenza raggiunto soprattutto negli anni di governo del centrosinistra attraverso la personalizzazione dei servizi co-progettati tra persone con disabilit à, le loro famiglie e gli enti locali.


La mia attività legislativa e ispettiva

Proposte di legge

Mozioni

  • n. 33 del 13 gennaio 2010, Sui tagli effettuati ai progetti personalizzati per persone in situazione di handicap grave ai sensi della legge n. 162 del 1998, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.

Scuola

Scuola torna su

Cosa ha FATTO Cappellacci

Nel mese di luglio 2009 il ministro Gelmini e l’assessore Baire sottoscrivono un accordo, senza consultare i sindacati e le parti sociali, gli studenti, le famiglie e le loro associazioni, con il quale viene “appaltata” di fatto al Governo la gestione delle politiche della Scuola in Sardegna, sottraendo 20 milioni di risorse regionali gi à stanziate dal Consiglio Regionale per le autonomie scolastiche, creando danno alle scuole e non risolvendo affatto il problema dei precari.

Cosa ha PROPOSTO il PD

Il PD ha accompagnato le lotte dei precari e del personale della scuola con mozioni, interrogazioni, interpellanze e proposte di legge. Ha chiesto di annullare l’accordo anche unilateralmente e ha sostenuto l’apertura di una forte vertenza con il Governo al fine di assicurare il diritto allo studio dei giovani sardi attraverso l’adozione di un piano generale per la riqualificazione del sistema regionale della pubblica istruzione che impedisca la chiusura delle scuole, che riconosca il carattere speciale dei territori interni della Sardegna, che salvaguardi la peculiarit à delle aree urbane a maggior rischio di emarginazione e il diritto allo studio degli studenti sardi con disabilit à.

Il PD ha assunto iniziative per sostenere le rivendicazioni del personale docente e non docente ai fini della loro stabilizzazione e ha proposto in finanziaria un piano complessivo di messa in sicurezza degli edifici scolastici della Sardegna.


La mia attività legislativa e ispettiva

Proposte di legge

Mozioni

  • n. 9 del 17 giugno 2009, Sulla drammatica situazione dei tagli del Governo per la scuola pubblica in Sardegna e per le possibili conseguenze discriminatorie nei confronti degli studenti sardi con disabilità.
  • n. 14 del 07 luglio 2009, sulla drammatica situazione dei tagli del Governo per la scuola pubblica in Sardegna e Sulle possibili conseguenze discriminatorie nei confronti degli studenti sardi con disabilità, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.
  • n. 19 del 11 settembre 2009, Sull’accordo tra il Ministero dell’istruzione, università e ricerca e la Regione Sardegna, “per la realizzazione di interventi finalizzati all’integrazione e al potenziamento dell’offerta di istruzione” sottoscritto dal Ministro Gelmini e dall’Assessore Baire in data 31 luglio 2009, e sulla drammatica situazione della scuola in Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.

Famiglia

Famiglia torna su

Cosa ha FATTO Cappellacci

Non ha realizzato alcuna politica a favore della famiglia.

Cosa ha PROPOSTO il PD

Il PD ha proposto una legge per far riacquistare alla famiglia il ruolo centrale venuto meno a favore di un sistema che privilegia l’affermazione autosufficiente del singolo, secondo un modello individualistico.

Niente di ideologico: il PD propone interventi molto concreti quali le maggiori agevolazioni per la prima casa, i prestiti famiglia per i nuclei in difficolt à, la creazione di nuovi asili nido e micro nido nei luoghi di lavoro, il progetto della Mamma accogliente, i centri famiglia nel territorio, le agevolazioni per le famiglie numerose e per quelle sotto la soglia della povert à con rimborso delle spese di prima attivazione dei servizi essenziali: luce, acqua, gas.

Si riconosce la famiglia come risorsa perch è accoglie la vita, forma la persona, eroga servizi agli anziani, ai bambini, ai malati e alle persone non autosufficienti. Il PD in tema di famiglia ha presentato anche un’altra proposta di legge, finalizzata a facilitare il percorso di adozione e promuovere la cultura dell’accoglienza e rendere concreto il diritto dei minori di crescere ed essere educati in un ambiente familiare sano.


La mia attività legislativa e ispettiva

Proposte di legge

  • n. 131 del 5 marzo 2010, Istituzione della Consulta regionale per le adozioni e gli affidi familiari e dell’Agenzia pubblica regionale per le adozioni internazionali e provvedimenti a favore dell’adozione e dell’affido.

Ordini del giorno

  • n. 8 del 04 agosto 2009, Sugli sfratti esecutivi di interi nuclei familiari in condizioni di disagio sociale e povertà.

Piano casa

Casa torna su

Cosa ha FATTO Cappellacci

La Giunta Cappellacci aveva promesso attraverso la legge edilizia nota come “Piano Casa” di non mettere mano alle coste, di prevedere aumenti volumetrici limitati alla prima casa che potessero venire incontro alle esigenze abitative delle famiglie e delle giovani coppie.

Le false promesse del Piano Casa sono, invece, servite per dare il via a una grande operazione di cementificazione dell’agro e delle coste della Sardegna. Dopo 40 anni dalle prime leggi tutela, grazie al finto Piano Casa sardo, è stato reso possibile realizzare ampliamenti volumetrici anche in riva al mare. Su 100 cantieri aperti dal finto Piano Casa, 99 riguardano nuove volumetrie sulle coste. Tra le richieste pi ù indecenti anche quella del premier Silvio Berlusconi che ha approfittato del finto Piano Casa sardo per chiedere l’ampliamento di villa Certosa in Costa Smeralda.

Cosa ha PROPOSTO il PD

Il PD ha fatto una durissima opposizione al nuovo sacco delle coste perpetrato dalla Giunta Cappellacci e ha presentato una propria proposta legislativa centrata sul favorire l’accesso alla prima casa alle fasce sociali pi ù deboli e alle giovani coppie sia attraverso il potenziamento dei contributi per la prima casa sia attraverso un vasto piano di edilizia pubblica.

Tra gli altri interventi il PD ha proposto un incentivo per il completamento del “non finito” ovvero l’insieme di quelle realizzazioni edilizia quali facciate, intonaci, strutture grezze, selciati che caratterizzano in modo negativo la qualit à urbana di tanti nostri paesi.

Energie rinnovabili

Energie rinnovabili

Cosa ha FATTO Cappellacci

Dei 150 milioni di Euro di incentivi statali per la produzione di energia da fonti rinnovabili che vengono distribuiti annualmente sul terriorio regionale solo il 6-8% rimane sul nostro territorio.

Di queste positive ricadute la maggior parte sono legate ai piccoli impianti sotto 1 MW di potenza installata, prevalentemente fotovoltaico integrato sui tetti degli edifici. La ragione è semplice: questi impianti, per le ridotte dimensioni, non si prestano alle manovre speculative di grandi gruppi d’affari, ma rimangono di propriet à delle imprese e delle famiglie sarde che ne beneficiano in termini di abbattimento dei propri costi energetici e di integrazione del reddito.

La Giunta Cappellacci ha sostanzialmente bloccato quello che non doveva bloccare, i piccoli impianti, e trattato in maniera inefficace il problema dei grandi impianti, sia terrestri che offshore.

Cosa ha PROPOSTO il PD

Il PD in Consigio regionale ha presentato una proposta di legge per semplificare le procedure di autorizzazione degli impianti sotto il 1 MW proponendo di assoggettarli, in coerenza con le direttive europee, alla semplice denuncia di inizio attivit à.

Il PD ha inoltre proposto il blocco di ogni ulteriore installazione di grandi impianti eolici o fotovoltaici (sopra 1 MW) fino alla definizione delle quote spettanti alla nostra Regione all’interno del Piano d’Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili che sar à approvato dal Governo entro il mese di giugno 2010 sentita la Conferenza Stato-Regioni.


La mia attività legislativa e ispettiva

Mozioni

  • n. 24 del 7 ottobre 2009, Sull’aumento di richieste alle amministrazioni competenti di parchi eolici nel territorio della Sardegna e sulla necessità di legare il rilascio delle autorizzazioni alle effettive esigenze energetiche della Sardegna e alla compatibilità con una attenta salvaguardia dei valori ambientali, naturalistici e storico-culturali del territorio sardo, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.
  • n. 62 del 01 giugno 2010, in merito all’approvazione di un Piano energetico regionale di sviluppo di tecnologie ed impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e sulla necessità di una normativa atta a garantire trasparenza e tracciabilità degli investimenti, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.

Interpellanze

  • n. 75 del 3 marzo 2010, Sulle iniziative da intraprendere per contrastare i procedimenti illegittimi autorizzativi di impianti offshore in Sardegna.

Trasporti

Trasporti torna su

Cosa ha FATTO Cappellacci

Le promesse del centrodestra erano per una riscrittura della continuit à territoriale delle persone e delle merci, per un potenziamento del low cost, per un miglioramento dei trasporti interni alla Sardegna su ferro e su gomma.

Oggi la situazione dice che la continuit à territoriale è al palo e che il sistema dei voli aerei low cost è stato indebolito da una azione inefficace della Giunta Regionale.

Sul fronte del trasporto ferroviario oggi la Sardegna è tagliata in due parti con Sassari e Cagliari isolate. Il sistema viario stradale si è visto sottrarre i finanziamenti del governo precedente sulle dorsali Olbia-Alghero e Sassari-Cagliari. La privatizzazione della Tirrenia sta avvenendo senza che il Governo Regionale conti qualcosa o possa incidere in qualunque modo.

Cosa ha PROPOSTO il PD

La Sardegna deve sviluppare un sistema aeroportuale integrato sui tre siti principali per garantire la continuit à territoriale di persone e merci, e per una interlocuzione autorevole sul fronte dello sviluppo del low cost. Occorre inoltre riprendere il percorso di modernizzazione del sistema ferroviario avviato nella precedente legislatura e mettere in campo una azione adeguata sul versante della mobilit à via mare per residenti e turisti.


La mia attività legislativa e ispettiva

Mozioni

  • n. 7 del 28 maggio 2009, Sulla ipotesi di soppressione del servizio marittimo di trasporto dei rotabili tra Golfo Aranci e Civitavecchia.
  • n. 32 del 4 dicembre 2009, Sull’ipotesi di soppressione del servizio marittimo di trasporto dei rotabili tra Golfo Aranci e Civitavecchia, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.

Industria

Industria torna su

Cosa ha FATTO Cappellacci

Si sono persi in un anno oltre 30.000 posti di lavoro, di cui 20.000nella sola industria, ed il tasso di disoccupazione è tornato a crescere, attestandosi al 13,7%. Ancora pi ù drammatica è la disoccupazione giovanile che ha raggiunto il 47,3% collocandoci al primo posto in Italia.

La crisi colpisce l’intero sistema produttivo, dalla chimica alla metallurgia, dal tessile all’agroindustria, senza risparmiare nessun settore.

In Sardegna l’assenza di politiche industriali sta provocando un pericoloso squilibrio tra i diversi settori merceologici a danno dell’industria, infatti quest’ultima rappresenta meno del 13% di valore aggiunto, contro una media nazionale pari al 23%, mentre gli addetti sono appena l’11%, contro una media nazionale del 25%.

Cosa ha PROPOSTO il PD

Il PD ha spinto la Giunta regionale a chiedere a governo e Eni:

  • di far assumere a Portotorres e Assemini valenza nazionale nel riassetto della chimica;
  • l’abbattimento delle tariffe elettriche per l’industria energivora sarda;
  • nelle more della metanizzazione, attraverso la leva fiscale, l’equiparazione del costo della caloria prodotta in Sardegna con olii combustibili a quelli prodotti nella penisola con il metano;
  • la riscrittura e attuazione del Piano Energetico regionale;
  • di recuperare tutte le risorse necessarie da destinare alle bonifiche dei siti industriali;
  • di istituire un fondo di solidariet à sociale per misure di sostegno al reddito;
  • la presentazione del Piano regionale dei servizi, delle politiche del lavoro e per l’occupazione;
  • la predisposizione del Piano regionale di formazione per la sicurezza nel lavoro, di cui alla legge regionale 8/2008.

La mia attività legislativa e ispettiva

Mozioni

  • n. 22 del 2 ottobre 2009, sul Piano dell’ENI di riconversione del sito petrolchimico di Porto Torres in deposito nazionale carburanti, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.
  • n. 29 del 24 novembre 2009, Sulla crisi occupazionale e industriale della Sardegna, con particolare riferimento allo stato della vertenza Alcoa e delle produzioni energivore del Sulcis-Iglesiente e di quella in corso sulla chimica a Porto Torres e negli altri poli industriali.

Interpellanze

  • n. 44 del 1 ottobre 2009, Sul Piano dell’ENI di riconversione del sito petrolchimico di Porto Torres in deposito nazionale carburanti.

Fondi FAS (G8, Sassari-Olbia)

Fondi FAS (G8, Sassari-Olbia) torna su

La nuova strada Sassari-Olbia rientrava tra le opere finanziate dal Governo e dalla Giunta Regionale di Centrosinistra in previsione del vertice del G8 che si sarebbe dovuto tenere nell’isola della Maddalena. Con ordinanza firmata dal Presidente del Consiglio dei Ministri il 27 agosto 2008 furono riservate risorse finanziarie per complessivi 834 milioni di euro per le opere previste a La Maddalena e altre collaterali, da realizzarsi attraverso procedure accelerate proprie degli interventi tipici della Protezione Civile.

Cosa ha FATTO Cappellacci

La Sassari-Olbia è stata la principale promessa della campagna elettorale del centrodestra.

Non solo il Governo Berlusconi ha impedito che il G8 si tenesse in Sardegna, ma ha anche bloccato i fondi FAS gi à destinati alla Sardegna, le procedure accelerate, i tempi certi per la realizzazione e i finanziamenti per la Sassari-Olbia e le altre opere collaterali.

Cosa ha PROPOSTO il PD

Il PD, di fronte all’autentico scippo dei fondi FAS, ha chiesto ripetutamente e con forza l’intervento del Presidente della Regione ed un confronto autorevole Stato-Regione, attraverso mozioni, interrogazioni, interpellanze ed ordini del giorno. Ha sostenuto la battaglia di amministratori e comitati spontanei di cittadini nell’Isola e a Roma. Ha chiesto, con apposita mozione urgente, che il Presidente della Regione riferisse in Aula sullo stato dei lavori a La Maddalena, sulle opere e sugli appalti. Sono trascorsi quasi tre mesi, ma il Presidente non si è presentato.


La mia attività legislativa e ispettiva

Mozioni

  • n. 21 del 30 settembre 2009, Sui motivi che stanno impedendo la realizzazione della strada Sassari-Olbia, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.