Commissione insularità, audizione del Ministro Pichetto Fratin
Oggi, giovedì 19 ottobre, in Commissione bicamerale per il contrasto degli svantaggi derivanti dell’insularità abbiamo svolto l’audizione del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’individuazione degli svantaggi derivanti dalla condizione d’insularità e sulle relative misure di contrasto.
Sono intervenuto per rilevare l’assenza di confronto con le istituzioni e i soggetti interessati su un possibile accordo tra la Regione Sardegna e il Ministero dell’Ambiente sulla gestione della transizione, a seguito dell’impugnazione da parte della Regione Sardegna del decreto che definiva il 2025 come data per la completa decarbonizzazione dell’Isola. Due settimane fa infatti, sempre in Commissione insularità, il Presidente Solinas ha dichiarato superata l’esigenza di attendere la decisione del Consiglio di Stato, prevista per novembre, proprio in virtù di un’intesa raggiunta con il MASE. Ho infine chiesto quali iniziative stia valutando il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per estendere alle famiglie sarde, che non possono usare il metano, i benefici derivanti dagli sconti sui costi energetici e un chiarimento sui rigassificatori, previsti dapprima sia nel Nord che nel Sud dell’Isola e ad oggi solo a Porto Torres.
Le mie domande al Ministro Pichetto Fratin:
Riferendomi alla domanda che ha posto l’Onorevole Todde sul tavolo tecnico tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e la Regione Sardegna, sul contenuto delle decisioni che si stanno assumendo, rilevo che non abbiamo ancora informazioni e ritengo che sia grave che la Regione Sardegna non manifesti i suoi intendimenti all’opinione pubblica, al Consiglio Regionale e a questa Commissione.
Su questo tema, o meglio sul contenuto dell’accordo che si dovrebbe raggiungere in sede di tavolo tecnico tra Stato e Regione, pongo una la domanda che riguarda la perequazione del prezzo finale al consumatore del gas naturale, che era già oggetto dell’accordo Stato-Regione del 2016. Le chiedo se su questo c’è una soluzione concreta sulla quale state lavorando. C’è poi un altro tema che riguarda il gas naturale per il consumatore sardo: poiché in Sardegna non esiste il metano e il bonus si applica solo al gas metano, i fruitori di questo bonus in Sardegna sono stati, nel 2022, circa 1.100. Se nella nostra Isola avessimo avuto lo stesso rapporto rilevabile nel resto d’Italia tra fruitori del bonus elettrico e del bonus gas, sarebbero dovuti essere circa 65 mila. Dunque, i consumatori sardi nel 2022 hanno perso circa 66 milioni di euro. State ragionando su come si possono diversamente utilizzare questi benefici? Per esempio, raddoppiando il bonus elettrico o con altre altre soluzioni? Perché, in sostanza, oltre non avere il metano, non abbiamo neanche 66 milioni di euro a favore dei consumatori che hanno una soglia di ISEE che consentirebbero l’accesso a questo bonus.
L’ultima domanda riguarda i rigassificatori: lei diceva che state ragionando su una sola nave rigassificatrice a Porto Torres, e non più su quella nel Sulcis. Mi chiedo come arriva poi l’energia alle industrie come Eurallumina, che pure è citata nel decreto, e che sono nel Sulcis, assai distanti da Porto Torres.
Al link l’audizione completa:
https://www.youtube.com/watch?v=Dpn8cbL1csI