Conferenza internazionale dell’emigrazione sarda | il mio intervento

Conferenza internazionale dell’emigrazione sarda | il mio intervento

La Sardegna è sempre stata terra di mobilità.

Nell’ultimo secolo l’emigrazione, verso il continente e all’estero, ha condizionato e ridefinito il profilo della nostra Isola, ma non ha minimamente intaccato la nostra identità, che spesso si sente più forte quando si è lontani.

La politica è spesso scontro e divisione, è naturale che sia così. Però negli ultimi anni noi Sardi abbiamo compreso che se siamo uniti possiamo raggiungere obiettivi importanti o storici. Un esempio per tutti è il riconoscimento del principio di insularità nella Costituzione italiana e le recenti norme approvate dal Parlamento – in seguito a proposte del PD – sulla loro attuazione.

Per questo alla Conferenza internazionale dell’emigrazione sarda ho dato, nei pochi minuti di un saluto introduttivo, qualche spunto su ciò che credo la politica e le istituzioni possano e debbano fare, a partire da mobilità, politiche fiscali e formazione, richiamando il valore essenziale dell’unità della società sarda e di noi rappresentanti istituzionali.

Le istituzioni devono intervenire perché i Sardi possano essere liberi di restare, tornare, accogliere. Perché sia valorizzato il potenziale della nostra Isola e di tutti noi Sardi che – nel mondo, tra tanti – sappiamo sempre riconoscerci ed emozionarci nel ritrovarci.

Trovate qui il mio intervento integrale.

Il mio intervento