Università, PD: risorse inadeguate. Basta con i trucchi, ora voltare pagina
Nota di Marco Meloni, responsabile Università e ricerca segreteria PD, Maria Chiara Carrozza, presidente del Forum Università e ricerca PD e Manuela Ghizzoni, capogruppo del PD nella Commissione Istruzione della Camera dei Deputati.
Niente di nuovo sotto il sole: il governo con una mano sottrae all’università 1 miliardo e 200 milioni di euro, cui si devono aggiungere 200 milioni di ulteriori tagli alla ricerca, e con l’altra ne restituisce una parte, appena sufficiente ad assicurare le spese obbligatorie degli Atenei, a ridurre parzialmente il vergognoso tentativo di abolire il diritto allo studio e a finanziare per il primo anno una norma assai sbagliata, quella che si limita all’immissione in ruolo di poche migliaia di professori, mentre molti più sono i docenti che vanno in pensione e aumenta lo spazio del precariato senza prospettive.
Questa misura è del tutto inadeguata. La realtà è che il governo è arrivato al capolinea e non ha più alcuna legittimazione per affrontare l’esame di un provvedimento, quello di riforma dell’università, di per sé sbagliato e che avrebbe bisogno di un anno e mezzo di normative di attuazione, senza le quali l’Università sarebbe bloccata.
Il PD chiede al Parlamento di utilizzare la Legge di stabilità per ripristinare integralmente i tagli all’università e alla ricerca e per dare spazi aperti alla selezione, fondata sul merito, di una nuova generazione di docenti universitari, dando opportunità, fondate sul merito, ai ricercatori strutturati e precari.
Su questa base finanziaria minima sarà possibile voltare pagina, e discutere della vera riforma dell’Università di cui il Paese ha bisogno: regole e qualità al sistema, opportunità e mobilità sociale per gli studenti, merito e ringiovanimento nella carriera docente, la ricerca come motore della ripresa dello sviluppo.
Un progetto di riforma vera, contenuto già nelle proposte avanzate in sede parlamentare, che continueremo a presentare al mondo universitario nel nostro tour negli Atenei italiani, che nelle prossime tre settimane toccherà le principali sedi universitarie.