Il governo taglia le gambe all’università. Mandiamolo a casa!

Il governo taglia le gambe all’università. Mandiamolo a casa!

NO a una riforma falsa. SÌ a una riforma vera.

L’università e la ricerca sono il futuro dell’Italia.

Cambiamo l’università per cambiare l’Italia.


L'UNIVERSITà AFFONDA, L'ITALIA NON CRESCE: LE PROPOSTE DEL PD

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Il governo Berlusconi ha cancellato la ricerca e l’università, i veri investimenti per tornare a crescere. Il DDL Gelmini fa fare un enorme passo indietro all’università: nega l’autonomia e ricentralizza tutte le scelte, affidandole alla burocrazia ministeriale e all’arbitrio governativo. Gli Atenei devono essere autonomi e responsabili delle loro scelte, attraverso la valutazione. Il sistema universitario deve essere governato da regole chiare per l’attribuzione delle risorse e per la coesione territoriale. Gli investimenti per la conoscenza sono l’unica via per tornare a crescere.

DIRITTO ALLO STUDIO, UN DIRITTO NEGATO: LE PROPOSTE DEL PD

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Il governo Berlusconi ha ridotto gli investimenti per gli studenti del 90% in 3 anni. Il DDL Gelmini non garantisce il diritto allo studio, sancito dalla Costituzione. Abbiamo bisogno di più laureati e di più mobilità sociale. No all’università per pochi: diamo a chi lo merita l’opportunità di studiare.

L'UNIVERSITà BLOCCATA, POCHI GIOVANI, TROPPI PRECARI: LE PROPOSTE DEL PD

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Il DDL Gelmini condanna i ricercatori a un destino senza prospettive, impedisce l’ingresso dei nuovi docenti, riduce il numero dei docenti di ruolo ed aumenta il precariato. Così i più bravi non resteranno nell’università, con un’enorme perdita di capitale umano. L’Università italiana ha bisogno di più docenti di ruolo. Selezionare docenti di qualità è fondamentale per la ricerca e per la trasmissione del sapere: per questo è necessario che i percorsi di accesso siano fondati su regole chiare e che la carriera sia fon data sul merito.