Il Pd: più spazio alle donne

Cinque proposte di legge per assicurare le pari opportunità in politica
 
Modifica dello Statuto per una reale parità tra uomini e donne, una quota massima per gli uomini nelle elezioni dei Consigli regionali, provinciali e comunali, con liste distinte riservate ai due sessi, un minimo del quaranta per cento di donne nella Giunta regionale.

È quanto contengono cinque proposte di legge dei consiglieri regionali del Pd Mario Bruno, Giampaolo Diana, Francesca Barracciu e Marco Meloni presentate ieri in una conferenza stampa.

Nell’occasione gli esponenti dell’opposizione hanno sparato a zero contro la Giunta Cappellacci appena varata: «Il nuovo esecutivo», hanno detto gli esponenti del Partito democratico, «che non comprende nessun assessore di sesso femminile, unico in Italia, è un esempio di conservatorismo retrogrado».
 
La proposta di legge, secondo i firmatari, è una ricetta che dovrebbe mettere tutti d’accordo per cancellare, una volta per tutte, quella “malattia” che non consente alle donne di entrare in numero soddisfacente nelle Giunte e nei Consigli regionali.

«Quella della mancanza di donne nella nuova Giunta Cappellacci è un vero scandalo», ha sottolineato Mario Bruno, capogruppo del Pd in Consiglio regionale. «Queste proposte di legge si inquadrano perciò in un momento particolare, proprio in questo momento giura il nuovo esecutivo tutto maschile, unico in Italia. Un palese esempio di conservatorismo che fa tornare indietro la Sardegna di decenni».

Per Marco Meloni, primo firmatario delle proposte di legge, la nuova Giunta dimostra un’arretratezza culturale senza paragoni: «La necessità di avere al più presto una legge specifica per la composizione delle giunte e dei consigli regionali e locali è, a questo punto, un obbligo».

«Questo tema controverso», ha spiegato Francesca Barracciu, «in passato è stato affrontato esclusivamente dalle donne presenti in Consiglio regionale». In questo momento c’è una novità importante che fa sperare per il futuro: «La proposta di legge proviene da entrambi i sessi».

Giampaolo Diana lancia una sfida ai presidenti di Giunta e Consiglio regionale: «Ora le proposte di legge devono arrivare immediatamente in aula, con il dichiarato obiettivo di approvarle in questa legislatura perché non si può più attendere».