4. Imprese, energia, sviluppo, lavoro

In questi anni abbiamo lavorato per aumentare l’occupazione, migliorare la competitività, incentivare gli investimenti in capitale umano. La politica della giunta di centrodestra era stata costosissima in termini di risorse finanziarie. Una politica di incentivi generici, priva di programmazione, che non ha rimosso in nessun modo gli svantaggi storici della Sardegna. Finte assunzioni e capannoni vuoti in giro per la Sardegna ci ricordano quante iniziative finanziate dalla Regione non hanno avuto nessun seguito.
In questi anni abbiamo puntato su un modello di sviluppo che difende l’industria esistente e punta sull’innovazione tecnologica, sulla qualità del lavoro e dell’ambiente, con strumenti di finanziamento diretti alle imprese, puntando sulla creazione di un contesto esterno alle imprese competitivo.

Incentivi alle imprese. La regione è passata da una politica di incentivi generici ad una nuova politica degli incentivi, più selettivi e maggiormente orientati all’innovazione tecnologica, qualità, internazionalizzazione, impegnando o finanziando oltre 175 milioni di euro.
Far crescere le nostre imprese e far nascere imprese innovative intervenendo sul rafforzamento della finanza è stato l’altro aspetto fondamentale. Sono stati programmati 17 milioni di euro per l’istituzione di un venture capital per l’investimento in imprese innovative.
Sono stati concessi ai Consorzi fidi dal 2004 oltre 25 milioni di euro, ed è in corso l’erogazione di altri 11 milioni di euro per l’integrazione del fondo rischi e per l’abbattimento del conto interessi.

Semplificazione amministrativa. Con la creazione dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) la Sardegna è la prima regione in Italia in grado di consentire l’apertura di un cantiere o di una attività in 20 giorni.
Hanno già aderito al sistema quasi tutti i Comuni della Sardegna e da un monitoraggio di alcuni importanti comuni sono già state depositate circa 800 dichiarazioni uniche di avvio del procedimento di cui 350 con concessione edilizia.

La riforma dei consorzi industriali. La riforma dei consorzi industriali prevede la diminuzione dei consorzi da 16 a 8 con un rilevante risparmio sui costi di gestione rispetto agli attuali. La riforma ha riattribuito agli enti locali la gestione delle aree produttive. I consorzi ora sono enti pubblici, con regole di gestione finalmente regole chiare e che assicurino la trasparenza nelle procedure di assunzione del personale. L’attività di promozione territoriale sarà svolta da Sardegna Promozione.

Energia. L’accordo Italia-Algeria siglato nel 2007 dà il via alla costruzione del metanodotto Galsi, per trasportare il gas dall’Algeria all’Italia attraverso la Sardegna entro il 2012. Il programma di metanizzazione, che prevede il completamento delle reti urbane fino al 90%, con 335.000 nuove utenze previste per circa 1.100.000 abitanti, contribuirà a ridurre le emissioni di C02 e comporterà un risparmio rilevante sulle bollette dei cittadini e delle imprese che necessitano di energia termica. L’arrivo del metano ed il completamento del collegamento sottomarino SAPEI nel 2009, aiuteranno la Sardegna a diminuire la dipendenza energetica dai derivati del petrolio e miglioreranno l’interconnessione e la stabilità della rete elettrica.
Per bloccare l’installazione non controllata delle torri eoliche che metteva in pericolo la sicurezza della rete elettrica, l’integrità delle zone di pregio e che portava vantaggi solo a pochi investitori senza nessuna ricaduta sul sistema economico-produttivo della Sardegna, il governo regionale ha regolamentato la materia stabilendo le localizzazioni e assicurando un vantaggio per il sistema economico regionale.

Rafforzamento delle infrastrutture. Sono stati finanziati interventi per 65 milioni di euro per opere di urbanizzazione primaria nelle aree produttive. Entro il 2009 sarà assicurato l’ADSL in tutte le aree industriali. Inoltre, con l’obiettivo di migliorare la rete di distribuzione di energia elettrica della Sardegna che aveva il numero di interruzioni più elevato tra le regioni italiane, è stato sottoscritto con Enel un protocollo che prevede l’allineamento agli standard medi nazionali per la distribuzione dell’energia elettrica nelle aree industriali.