Legge di stabilità: preoccupati per università, buon segnale sul diritto allo studio

Legge di stabilità: preoccupati per università, buon segnale sul diritto allo studio

Siamo molto preoccupati perché, per la prima volta dopo tre anni nei quali si era comunque trovato il modo di limitare la riduzione delle risorse per l’università, la legge di stabilità non sembra dare alcuna certezza al riguardo. Per questo al governo, e in particolare al ministro Profumo, chiediamo un impegno più forte ed esplicito. L’unico segnale positivo è rappresentato dall’approvazione, oggi in Commissione, dell’emendamento presentato da Manuela Ghizzoni, deputata PD e presidente della Commissione cultura, grazie al quale viene rifinanziato con 50 milioni il Fondo statale per il diritto allo studio. Così nel 2013 l’intervento dello Stato a favore degli studenti sarà molto vicino a quello di quest’anno. Risorse di entità assai inferiore ai principali paesi europei, e del tutto insufficienti rispetto alle necessità degli studenti italiani, tanto più che le Regioni hanno ridotto il loro contributo, caricandolo sull’aumento della tassazione studentesca. Per questo da mesi chiediamo al governo, purtroppo invano, di cambiare del tutto l’impostazione delle politiche per il diritto allo studio, e faremo di questo tema un centrale della nostra azione di governo per aumentare il livello di istruzione e l’eguaglianza di opportunità dei giovani italiani.