Per Giulia. Per la libertà di tutte le donne.

Per Giulia. Per la libertà di tutte le donne.

Dopo una settimana di speranze, dubbi, preoccupazioni, ieri è arrivata la notizia sconvolgente che si temeva: Giulia Cecchettin è stata uccisa. L’assassino oggi è stato catturato.

Dall’inizio dell’anno sono 105 le donne uccise da un parente, da un compagno, da un ex partner. E le risorse economiche stanziate per la prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne continuano a essere frammentate e insufficienti: nel 2023 i fondi per la prevenzione della violenza di genere sono stati ridotti rispetto al 2022 del 70%, passando da 17 a 5 milioni.

È inconcepibile pensare di non far niente, o continuare a fare poco, in attesa del prossimo uomo che – “per amore”, ovviamente – pensa di essere il padrone del destino di una donna al punto da toglierle la vita.

La nostra segretaria Elly Schlein ha fatto una proposta, ha chiesto alla premier Giorgia Meloni di agire uniti contro la barbarie del femminicidio, un fenomeno che ormai è un’emergenza, come lo sono le migliaia di casi di molestie, di stalking, delle forme di oppressione e di violenza in vari modi perpetrati da noi uomini sulle donne.

Per questo è necessaria una presa di posizione forte delle istituzioni, che passi anzitutto attraverso la legge di bilancio in questi giorni in discussione: più fondi per la lotta alla violenza, più risorse in progetti di educazione all’affettività nelle scuole, più impegno contro la cultura della sopraffazione.

Per Giulia. Per la libertà di tutte le donne.

(Giulia voleva fare la fumettista, e questo è un suo disegno)