Per la rappresentanza della Sardegna nel Parlamento europeo

Sulla modifica delle leggi per l’elezione del Parlamento europeo

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:

[…]

– la sostanziale cancellazione della Sardegna e dei sardi dall’Assemblea di Strasburgo è del tutto iniqua e inaccettabile, proprio sulla base dei principi ispiratori della legge e delle risoluzioni citate, delle Carte e Convenzioni-quadro dell’Unione europea in via di ratifica da parte dell’Italia;

RITENUTO che la connotazione derivante dall’essere riconosciuti meritevoli di particolare tutela in quanto minoranza nazionale rende ancora più pressante la necessità che ai sardi venga garantito non solo l’astratto diritto di esercitare uno sterile diritto di voto, ma che, preso atto della perfettibilità dell’attuale legge elettorale, che da quindici anni ormai non consente ai sardi di eleggere un proprio candidato, si prevedano concreti correttivi atti a consentire ai sardi di eleggere i propri rappresentanti in seno al Parlamento europeo; […]

APPRESO inoltre che è all’ordine del giorno dei lavori parlamentari una proposta di revisione della legge elettorale per le elezioni europee nella quale si prevede:
– l’utilizzo del sistema a liste bloccate, già utilizzato per l’elezione dei due rami del Parlamento, che priva in sostanza i cittadini della possibilità di scegliere i propri rappresentanti attraverso il voto di preferenza;
– il mantenimento dell’attuale suddivisione del collegio unico nazionale in cinque circoscrizioni macro-regionali, per cui la Sardegna non avrà alcuna garanzia istituzionale al fine di esprimere la propria rappresentanza parlamentare,
si rende necessario ed urgente impegnare il Consiglio regionale e il Presidente della Regione
a porre in essere tutte le iniziative per:
1) dare la possibilità agli elettori di esprimere il proprio voto di preferenza per i candidati alle elezioni del Parlamento europeo;
2) consentire ai cittadini sardi di esprimere una propria rappresentanza nel Parlamento europeo a partire dalle elezioni del 2009.

Cagliari, 26 settembre 2008

Mozione approvata dal Consiglio regionale il 1 ottobre 2008.

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