I più ricchi Mannoni e Gessa, Soru perde quota

Il più ricco tra i consiglieri regionali è lo scienziato del Pd Gian Luigi Gessa, con un reddito complessivo Irpef di 230mila 717 euro. Tra gli assessori, invece, il paperone è il responsabile dei lavori pubblici Carlo Mannoni, che raggiunge i 283mila 796 euro. A sorpresa, quindi, non è Renato Soru il più benestante dei politici sardi, a vedere le dichiarazioni dei redditi presentate nel 2007 e relative all’anno precedente pubblicate dal Buras, il Bollettino ufficiale regionale. Il governatore, con 180mila 417 euro e un credito d’imposta di 30mila, viene superato da molti altri assessori e perde la palma di più ricco che aveva conquistato sia nel 2003 quando aveva dichiarato 551mila euro, sia l’anno successivo, quando il suo reddito era stato di 884mila. I più poveri, invece, sono Marco Espa, con 37mila 246 euro dichiarati, anche lui consigliere del Pd e l’assessore ai Trasporti Sandro Broccia, con appena 16mila euro di reddito. Nell’aula di via Roma seguono il neurofarmacologo Gessa, l’avvocato di Forza Italia, Pietro Pittalis con 207.699, l’imprenditore dell’Udc Franco Ignazio Cuccu con 195.875, il presidente del Consiglio regionale, Giacomo Spissu (Pd), con 189.871 ed il medico Pd Carmelo Cachia con 188.966. Ma non sembri che solo tra le file del centrosinistra alberghino no i facoltosi. I «meno abbienti», sempre fra i consiglieri regionali, sono proprio tutti nello stesso partito. Il motivo? Sono subentrati mentre la legislatura era in corso e quindi anche il portafoglio ne ha risentito. Il «povero» Espa si trova in compagnia di Tarcisio Agus con 43mila 855 euro, Marco Meloni (64mila 458) e Giovanni Tocco (66mila 044). Più alti decisamente i redditi degli assessori, sempre relativamente all’anno fiscale 2006. Seconda, dopo Mannoni, è Luisanna Depau (Turismo) con 237.510. Terzo è invece Franco Foddis: il responsabile dell’Agricoltura è comnque ben piazzato con 231mila 855. Chi ha dichiarato di meno è stato l’assessore al Lavoro Romina (ma Romana all’anagrafe) Congera, però era subentrata nel 2007 a Maddalena Salerno. Per la Congera il reddito complessivo è, infatti, di 38mila 094 euro. Tra i più poveri c’è anche il responsabile dell’Ambiente Cicito Morittu con 42.548 euro, anche lui subentrato al predecessore Tonino Dessè. Guardando tra le pagine del Buras, diffuse dal sito della Regione sarda, si scoprono anche molte curiosità. Per esempio il consigliere sassarese del Pd Giovanni Giagu ha modificato la sua dichiarazione dei redditi rispetto all’anno precedente a causa dell’eredità ricevuta dal padre Nino, scomparso appunto due anni fa. Giagu adesso è proprietario — come ha minuziosamente comunicato lui stesso al «servizio prerogative» della Regione in ossequio alla legge sulla trasparenza — «di 29 piccoli terreni in comproprietà con quote percentuali variabili, di 9 piccoli fabbricati (appartamenti, garage, cantine, locali caldaie) in proprietà al 100%, di 24 altri piccoli fabbricati in comproprietà». Altri consiglieri e assessori hanno informato di compravendite di immobili: l’assessore Depau, per esempio, ne ha venduto cinque che possedeva a Cagliari. L’assessore alla Cultura Mongiu, invece, ha dichiarato i suoi possedimenti (alcuni terreni) a Pattada. Manca, invece, dall’elenco, la dichiarazione dei redditi di Sergio Milia: non è stata messa in rete.