Per la valorizzazione dell’industria sarda: il problema dell’energia

IL CONSIGLIO REGIONALE

[…]

CONSIDERATO che:
– il problema energetico è il punto di snodo centrale per lo sviluppo dell’industria sarda, in considerazione dell’alta incidenza della grande industria energivora sul complesso delle produzioni, soprattutto nella metallurgia e nella chimica, e della assoluta importanza che tali produzioni hanno nell’equilibrio del sistema economico nazionale e della stessa bilancia commerciale;[…]

– il Piano energetico regionale e la sua attuazione costituiscono il banco di prova della validità della politica industriale della Regione e dello Stato; in tale quadro va richiesta al Governo centrale la necessaria coerenza delle scelte in tutti gli ambiti decisionali, ivi compreso quello ambientale, attraverso un tavolo nazionale sull’energia che coordini le politiche settoriali;

– la progettazione e realizzazione del gasdotto GALSI ridurrà oggettivamente il gap energetico e tecnologico della Sardegna e consentirà la localizzazione di produzioni oggi impedite dalla mancanza del metano; […]

– sono stati fatti alcuni passi importanti in questa direzione:
a) accordo di programma per la riqualificazione dei poli chimici della Sardegna da inserire strategicamente nel quadro del tavolo nazionale del confronto aperto presso il Ministero dello sviluppo in una logica di rilancio della chimica nel Paese;
b) intesa Stato Regione sull’energia;
c) Piano energetico regionale;
d) iniziative per il rilancio della centrale di Ottana;
e) accordo fra Regione ENEL e ENDESA che facilita una fornitura di energia, a prezzo medio allineato a quelli ponderati europei, alle attività industriali energivore sard ;[…]

RIMARCATO che:

– in particolare, occorre incidere su quattro livelli:
1) forte azione di tutto il sistema politico e istituzionale italiano e sardo, nei confronti dell’Unione europea per l’autorizzazione alle tariffe speciali in linea con i valori degli altri Stati membri dell’Unione Europea per le produzioni energivore, al momento sottoposte a procedura di infrazione;
2) conclusione della procedura di affidamento della gestione integrata miniera Carbosulcis – nuova centrale elettrica;
3) sollecitazione – all’esito dell’OPA di ENEL su Endesa – della integrità degli assets di generazione elettrica di Endesa Italia, al fine di garantire al Paese e alla Sardegna una pluralità di grandi operatori che esaltino la concorrenza e la logica di mercato nel settore;
4) verifica e monitoraggio dei contenuti dell’accordo tra Regione ed Enel affinché in Sardegna, accanto agli investimenti per gli impianti di promozione tecnologicamente avanzati e ambientalmente compatibili, sia realizzato un adeguamento della rete elettrica e dei servizi della Sardegna che la rendano disponibile alle imprese sarde, tale da rispondere alle necessità di sviluppo economico e sociale dei suoi territori,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

a rivendicare nei confronti del Governo nazionale una attenta politica industriale al fine di:
1) salvaguardare i livelli di competitività e produzione delle industrie sarde;
2) sostenere e promuovere i settori di ricerca e innovazione tecnologica legati ai processi produttivi in modo da localizzare in Sardegna industrie fortemente innovative;
3) sostenere la localizzazione di industrie legate alla produzione di energia da fonti rinnovabili;
4) salvaguardare, per quanto è possibile, la unitarietà del patrimonio industriale;
5) adeguare e razionalizzare le infrastrutture di sostegno e ausiliarie per facilitare il livello di competitività del settore produttivo.

Cagliari, 6 luglio 2007

Mozione approvata dal Consiglio regionale il 6 luglio 2007.

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