Spending review: Sostegno leale al Governo, ma no ai tagli lineari su Università e diritto allo studio

Spending review: Sostegno leale al Governo, ma no ai tagli lineari su Università e diritto allo studio

“L’impressione è che sulla spending review stia partendo una rincorsa ai giudizi definitivi prima ancora che del piano dell’esecutivo siano noti i dettagli e i capitoli d’intervento. L’operazione in termini generali è necessaria: sia perché il risanamento e la modernizzazione di un Paese ingessato come il nostro passano anche attraverso una rimodulazione dei capitoli della spesa pubblica e una riduzione del suo impatto complessivo, sia per scongiurare l’innalzamento dell’Iva, che colpirebbe i consumatori e deprimerebbe ancor più l’economia. Non è però possibile replicare gli errori del passato: per questo l’intervento deve essere ispirato a una lotta coraggiosa contro ogni tipo di spreco, alla ricerca dell’efficienza nella pubblica amministrazione e al rifiuto assoluto della prassi tremontiana dei tagli lineari. Dunque al governo chiediamo di essere più capace di colpire selettivamente le attività improduttive, ma di non ridurre i servizi ai cittadini e di preservare gli investimenti rivolti al futuro. In particolare, sull’università e sul diritto allo studio non possiamo permetterci passi falsi, perché si tratta di enormi emergenze che, dopo anni  di tagli operati dal governo Berlusconi, richiederebbero nuovi investimenti anche in questo quadro di drammatica scarsità di risorse, come hanno affermato nelle scorse settimane il presidente Napolitano e il governatore Visco.

Monti, dunque, se vuole davvero far vedere all’Italia una luce al fondo del tunnel, cancelli la proposta di un ulteriore definanziamento dell’università riservando nuove risorse a scuole e università private. Allo stesso modo, mentre è bene intervenire con mano più pesante su incarichi dirigenziali di nomina politica, sugli organi di gestione e sui costi delle società pubbliche, nonché sulle molte sovrapposizione tra compiti e funzioni svolti da diverse amministrazioni, al contempo è indispensabile favorire l’immissione per via concorsuale di giovani nella PA, eliminando consulenze e precariato. Siamo dinanzi a un passaggio decisivo, che deve avviare un’azione di riforma strutturale dello Stato e che non potrebbe invece ridursi a una inaccettabile riduzione dei servizi per i cittadini: per questo il Partito democratico continuerà, come ha fatto in questi mesi, ad assicurare al governo un sostegno leale ma senza sconti, e a operare, ora e nell’esame parlamentare dei provvedimenti, per scongiurare l’adozione di misure  obiettivamente sbagliate”. Lo dichiara in una nota Marco Meloni, responsabile Riforma dello Stato, Università e Ricerca nella segreteria  nazionale del Partito Democratico.