Strage di Bologna: credere di poter riscrivere la storia è una offesa alla memoria delle vittime e alla dignità delle nostre istituzioni

Strage di Bologna: credere di poter riscrivere la storia è una offesa alla memoria delle vittime e alla dignità delle nostre istituzioni

Nel 43° anniversario della strage di Bologna ci stringiamo attorno alle famiglie delle vittime e rendiamo onore alla loro memoria.

Quella violenza inaudita – quel “terrore che ambiva a pretendersi apocalittico”, come ha detto oggi nel suo accorato messaggio il presidente Mattarella – la cui matrice neofascista è stata accertata dai tribunali in via definitiva, ha strappato alla vita persone innocenti e ha attaccato le istituzioni della nostra Repubblica e i principi di libertà e democrazia scolpiti nella Costituzione.

Siamo al fianco delle famiglie e delle comunità di Bologna e dell’Emilia-Romagna, e chiediamo con forza che nessuna attività parlamentare possa dar vita a ignobili tentativi alterare la verità storica e giudiziaria, come invece vorrebbe la proposta del presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone (FDI).

Credere di poter riscrivere la storia è una offesa alla memoria delle vittime e alla dignità delle nostre istituzioni. E non riconoscere la matrice neofascista della strage – come ha fatto oggi la presidente del Consiglio – è gravissimo: Giorgia Meloni ancora una volta conferma l’incapacità di recidere i legami con la storia della peggiore destra post-fascista da cui trae origine il suo movimento politico.