Università: Meloni, bene appello Vendola, ma si documenti meglio

Meloni: «L’emendamento di cui parla era contro i precari, non a loro favore».

«Il fatto che anche Nichi Vendola si occupi dell’università è indubbiamente positivo. Ma non sia troppo benevolo, il governatore, con il governo e con la maggioranza: non è vero che, come egli afferma, l’emendamento “bocciato” alla Camera dalla scure di Tremonti fosse rivolto ai precari. Anzi, al contrario, era rivolto agli attuali ricercatori strutturati, nel tentativo di bloccarne la protesta. Una norma del tutto sbagliata e insufficiente, come ha affermato il PD, proprio perché non dà spazi ai precari e non prevede percorsi per l’ingresso nel ruolo docente fondati sul merito e su regole certe. Non vorremmo poi che, se quell’emendamento venisse finanziato dal governo, ascoltando l’odierno videoappello di Vendola, i “cari precari” si sentissero paradossalmente indotti a dover ringraziare il governo per un emendamento che nei loro riguardi non avrebbe alcun effetto positivo. E in fondo a dover esprimere apprezzamento per una legge profondamente sbagliata non solo per la carenza delle risorse, ma perché riduce e dequalifica gli spazi dell’Università e della Ricerca italiane. Credo che per affrontare seriamente il tema della riforma universitaria sia certo necessario sostenere la mobilitazione dei soggetti più coraggiosi e lungimiranti del mondo universitario, ma accompagnandola con proposte attente al merito e alla concretezza delle questioni, piuttosto che con fumosi e vacui appelli alla rivolta».

Lo afferma Marco Meloni, responsabile Università della segreteria nazionale del PD.

 

Università: Videolettera Vendola a precari, È ora rivoltarsi
(ANSA) – Bari, 15/10/2010

«Caro precario, io penso che non valga la pena di lamentarsi, forse è giunto il momento di rivoltarsi». Lo afferma il portavoce nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà (Sel), Nichi Vendola, in un videolettera dedicata ai precari dell’Università e pubblicata su nichivendola.it.

«Siamo al capolinea di una stagione che ha sfigurato l’Italia – afferma tra l’altro Nichi Vendola – che ha massacrato diritti sociali fondamentali. Il colpo grosso è quello che riguarda proprio la formazione: precarizzare il mercato del lavoro e rendere precaria la cultura, gli apparati formativi, i docenti, gli insegnanti, gli studenti. Ô la società della precarietà».

«Carissimo precario, la voglia di scriverti – spiega Vendola – mi deriva dalla considerazione della tua ingratitudine: in fondo tu sei il vero eroe del nostro tempo».

«I precari che oggi dilagano in ogni segmento del mondo produttivo sembrano viceversa non accorgersi di questa centralità», afferma Vendola. «In particolar modo, la tua ingratitudine – dice – oggi rischia addirittura di rappresentare un granello di sabbia che può inceppare il meccanismo del Governo».

Nichi Vendola continua sottolineando che il ministro Gelmini è stata sul punto «di mettere una toppa a quel dolore acutissimo o a quel buco violentissimo che si sta creando nel sistema universitario, e la toppa era un emendamento salva-precari. Ma la Gelmini – aggiunge – anche questa volta non aveva fatto i conti con il Ministro Tremonti».

L’Università italiana, di fatto, subirà tagli per un miliardo e 400 milioni di euro, «un salasso che non ha precedenti nella storia italiana, sostanzialmente un colpo alla nuca del sistema universitario». «Non c’è salva-precari, non c’è salvezzà, sostiene Vendola rivolgendosi ai precari, sei ancora una volta, caro precario, l’eroe del Governo Berlusconi».