Voto fuorisede: noi siamo pronti, il Governo faccia la sua parte.
Oggi ho aderito alla staffetta organizzata da The Good Lobby e Will sul voto ai fuorisede. La questione mi sta molto a cuore da tempo: ben 10 anni fa, nel 2014, avevo presentato come primo firmatario una proposta di legge sul tema. È assurdo che, nonostante anni di discussione, sia ancora negato l’esercizio del diritto di voto ai 5 milioni di italiani che per motivi di studio, lavoro e salute vivono in un Comune diverso da quello di residenza. In un momento di costante calo dei votanti, con gravi conseguenze sullo stato della democrazia e sulla legittimazione delle istituzioni rappresentative, è necessario agevolare la partecipazione al voto, anziché renderla un percorso ad ostacoli.
Noi del Partito Democratico abbiamo chiesto al governo di assumere un impegno chiaro: adottare immediatamente il decreto che consentirebbe il voto ai fuorisede già alle prossime elezioni lezioni europee. In tal caso il PD è pronto a votare la legge ora all’esame del Senato, che pure consideriamo largamente insoddisfacente perché annacquata nel suo contenuto alla Camera dalla maggioranza. Poi lavoreremo per estendere l’intervento alle elezioni politiche e altre consultazioni elettorali. Qualunque rallentamento sarebbe inspiegabile: le soluzioni tecniche per garantire personalità, libertà e segretezza del voto ci sono tutte. Per questo è necessario, appunto, che il Governo assuma impegni precisi e faccia la sua parte.
Noi, come facciamo ormai da molti anni, garantiamo tutto il nostro sostegno al riconoscimento di un diritto democratico fondamentale, quello di esprimere il proprio voto alle elezioni di ogni livello da parte di chi vive o lavora lontano dal proprio comune di residenza.