L’industria sarda in emergenza

Sono giorni di lutto per la Sardegna. Ieri, insieme a molti consiglieri del Partito Democratico abbiamo trascorso la mattinata davanti ai cancelli degli stabilimenti Saras di Sarroch, dove centinaia di lavoratori scioperavano per esprimere il loro dolore, la loro angoscia, la loro protesta per i rischi che spesso sono costretti ad affrontare. Parlando con molti di loro, storie di ritmi sempre più accelerati, di procedure di sicurezza molto difficili da seguire nella quotidianità, di appalti, subappalti, e giù a scendere i gradini di un’insicurezza che non solo è economica e professionale, ma si manifesta anche sul versante dei rischi per la salute e la vita. Ci si sente impotenti. Sembrano vane le parole di cordoglio, così come le invocazioni al rispetto delle norme, i tentativi di comprendere come si possono concretamente migliorare le condizioni della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Problemi enormi, probabilmente più grandi di noi. Ma che dipendono dagli uomini, che non sono fatalità. Rispetto ad essi le istituzioni e i cittadini in grado di influire sullo stato delle cose hanno quindi l’obbligo di intervenire.

Con questo spirito ieri, rientrati in Consiglio regionale, abbiamo intrapreso la discussione sul tema della sicurezza sul lavoro. In Commissione Industria abbiamo approvato una risoluzione con la convinzione che sia necessario affrontare finalmente il problema con rigore e serietà. Abbiamo chiesto di poter visitare la Saras per comprendere i meccanismi di organizzazione del lavoro e le condizioni di sicurezza dell’azienda. Dobbiamo comprendere come sia possibile intervenire con gli strumenti della legislazione regionale, destinare risorse al miglioramento delle condizioni di sicurezza, creare meccanismi che incentivino le imprese a rispettare le regole sulla sicurezza. Modificare le norme sugli appalti, evitare che anche la pubblica amministrazione attui una politica di appalti al ribasso, per privilegiare la qualità e il rispetto delle regole. Temi che con la risoluzione abbiamo cominciato a trattare e che abbiamo il compito di affrontare in maniera operativa, con azioni concrete.

Ci siamo occupati, infine, della grande emergenza che incombe sull’economia regionale: il collasso del settore della chimica, un settore cardine per la tenuta dell’intero tessuto industriale della Sardegna. Una tema che il PD ha portato all’attenzione del Consiglio regionale nelle scorse settimane e sul quale ieri la Commissione Industria si è espressa approvando una risoluzione che accoglie le nostre proposte. Le responsabilità in merito sono chiare, sono del Governo e dell’Eni, soggetti che hanno assunto pubblicamente impegni che finora so sono rivelati solo fumo e parole, e sui quali stiamo invece chiedendo con la massima forza possibile azioni e interventi concreti.

Documenti

VI Commissione – Risoluzione n. 5 «Sulla sicurezza nei luoghi di lavoro»

VI Commissione – Risoluzione n. 4 «Sulle iniziative per fronteggiare la crisi del comparto industriale chimico della Sardegna»