Audizione del Presidente Solinas in Commissione bicamerale Insularità. Le mie domande.

Audizione del Presidente Solinas in Commissione bicamerale Insularità. Le mie domande.

Ieri mercoledì 4 ottobre ho partecipato all’audizione del Presidente delle Regione Sardegna Solinas in Commissione Insularità. Sono intervenuto per chiedere al Presidente di fare luce sull’azione del Governo regionale sui capitoli più importanti del divario insulare (dalla quantificazione dei costi al piano in materia energetica, dalla govenance sanitaria sino all’infrastrutturazione ferroviaria).

Le mie domande al Presidente della Regione Sardegna:

  1. Base dati. La definizione di una base dati univocamente riconosciuta relativamente alla quantificazione dei costi connessi al divario insulare è uno dei compiti di questa commissione bicamerale, ma è certamente una base fondamentale anche per l’azione delle Regioni di rivendicazione nei confronti del governo di interventi rivolti a contrastare gli svantaggi da insularità. Le chiedo se, anche con riferimento ai dati da lei citati nel suo intervento qui in Commissione, la Regione ha realizzato uno studio di aggiornamento dei dati allora utilizzati.
  2. Energia. Le infrastrutture energetiche sono state da sempre un fattore di divario della Sardegna rispetto anche alla Sicilia, in quanto solo la prima è priva di approvvigionamento del gas naturale (metano). Da fattore infrastrutturale di sviluppo mancato il gas è rappresentato nel PNIEC (Piano nazionale integrato energia e clima), anche nell’aggiornamento presentato dal governo Meloni, come una fonte di transizione. Tuttavia oggi l’attenzione è sulle fonti rinnovabili e sullo spegnimento degli impianti di generazione a fonte fossile, che in Sardegna garantiscono ancora quasi l’80% della produzione. Il DPCM energia Sardegna del marzo 2022, adottato dal Governo Draghi, è stato impugnato dalla Regione, che d’altro canto durante la sua Giunta non ha aggiornato il suo piano in materia energetica. Può dirci perché dalla formazione del governo Meloni ad oggi lei non è riuscito a chiudere un accordo, senza il quale tra un mese, su questo fondamentale capitolo del divario insulare decideranno non le istituzioni democratiche, ma il Consiglio di Stato?
  3. Sanità. La Sardegna, in linea con tutte le altre regioni a statuto speciale e progressivamente anche la Sicilia, utilizza una quota molto significativa delle proprie entrate per pagare i costi della sanità. Al tempo stesso patisce più di altre regioni l’effetto degli errori nella programmazione nella formazione di medici ed infermieri con spaventosi vuoti negli organici. Con la perdita di qualità dei servizi e l’allungarsi delle liste d’attesa aumenta anche la mobilità sanitaria passiva, cioè l’emigrazione verso strutture sanitarie fuori dall’Isola, un fenomeno gravissimo specie quando colpisce i pazienti oncologici. La sua giunta ha cambiato la governance della sanità, moltiplicando i luoghi e gli incarichi di gestione, ma non ha cambiato nulla della rete sanitaria. Rispetto alle difficoltà applicative in Sardegna del DM 70/2015, il provvedimento che fissa i principali parametri dell’infrastrutturazione sanitaria nel nostro paese, lei ha tentato di aprire un confronto con il Governo per negoziare, magari con norme di attuazione dello statuto, regole che tengano conto della specificità insulare?
  4. Infrastrutture ferroviarie. La Sardegna è agli ultimi posti nel ranking regionale dell’infrastrutturazione ferroviaria, altro capitolo del divario insulare. I colleghi non sardi forse non sanno che la Sardegna ha il primato di un capoluogo di provincia storico, Nuoro – unico in Italia – non collegato alla rete ferroviaria statale. Anche in riferimento alla recente rimodulazione del PNRR, lei Presidente Solinas ha richiesto, ha provato a richiedere al Governo l’inserimento tra le azioni del piano della costruzione di questo tratto ferroviario? Glielo chiedo perché l’opera non c’è, tra quelle affidate all’esecuzione di RFI.

Al link l’audizione completa: https://webtv.camera.it/evento/23378