«Fondazione di Ploaghe, risposte subito»

Lo chiedono all’assessore regionale della Sanità Antonello Liori mediante un’interrogazione con richiesta di risposta scritta i consiglieri regionali del Partito democratico Mario Bruno, Marco Espa, Pier Luigi Caria e Marco Meloni

SASSARI – Quali ostacoli bloccano la trasformazione dell’Ipab Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe in Azienda pubblica di servizi alla persona: lo chiedono all’assessore regionale della Sanità Antonello Liori mediante un’interrogazione con richiesta di risposta scritta i consiglieri regionali del Partito democratico Mario Bruno (primo firmatario), Marco Espa, Pier Luigi Caria e Marco Meloni.

Nel documento, gli esponenti Pd ricostruiscono l’iter che, grazie alla legge sul Servizio integrato dei servizi alla persona del 2005 e al decreto del presidente della Regione n.3 del 22 luglio 2008, ha sancito la trasformazione delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab) che forniscono servizi alla persona e alla comunità in Aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp).

L’Ipab di Ploaghe, che «occupa attualmente circa 200 operatori e assicura circa 400 prestazioni giornaliere – scrivono i consiglieri regionali – ha presentato domanda di trasformazione in Asp con relativo piano di risanamento e domanda di fusione con l’IPAB Figlie di Maria di Sassari». Dopo la nomina nel 2007 di Costantino Foddai a commissario straordinario dell’Ipab Fondazione San Giovanni Battista (rinnovata fino al maggio 2009), in diversi passaggi la Giunta regionale ha approvato il piano di risanamento e riqualificazione presentato dal commissario, che prevedeva, tra le altre cose, «l’apertura del Centro di cure palliative destinato all’assistenza di 15 malati terminali; l’attivazione di ulteriori 10 posti pubblici di riabilitazione globale a ciclo continuativo; l’attivazione di un centro diurno integrato specificatamente orientato a pazienti affetti da malattia di Alzheimer».

Tra l’altro «il nuovo piano integrato presentato dalle due IPAB risponde all’esigenza di avvicinare i punti di erogazione dell’assistenza ai luoghi di residenza dell’utenza poiché prevede, fra l’altro, la costituzione di un servizio per la riabilitazione delle persone affette da patologie uditive e della parola e lo spostamento di alcune attività a Sassari». L’esecutivo – ricordano gli esponenti Pd – aveva anche dichiarato «conforme alle norme di legge» la richiesta di fusione tra le Ipab di Ploaghe e Sassari e la trasformazione in Azienda pubblica di Servizi alla Persona denominata “Figlie di Maria e San Giovanni Battista”.

Tuttavia, dopo le successive nomine (a giugno e luglio 2009) di due nuovi commissari delle due istituzioni e l’istituzione di un tavolo tecnico «per l’esame delle problematiche inerenti l’istanza di fusione e trasformazione presentata dalle due IPAB e l’individuazione di un percorso comune», gli esponenti Pd rilevano che il tavolo tecnico, riunitosi già due volte, non ha ancora «raggiunto nessun risultato concreto». Per queste ragioni, i consiglieri Pd vorrebbero sapere dall’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale «quali iniziative renderà operativi tutti i provvedimenti già adottati dall’amministrazione regionale risolvendo rapidamente ed efficacemente la preoccupante situazione di stallo descritta in premessa».