Inaccettabili gli attacchi dell’Assessore Doria alle famiglie dei pazienti del Microcitemico. Se è lui ad aver mentito, si dimetta.

Inaccettabili gli attacchi dell’Assessore Doria alle famiglie dei pazienti del Microcitemico. Se è lui ad aver mentito, si dimetta.

Le dichiarazioni rilasciate ieri dall’Assessore regionale alla Sanità Doria sono gravissime e inaccettabili. Arrivare ad accusare di mentire i genitori dei piccoli pazienti che da molti mesi, con la sola forza della disperazione, denunciano l’intollerabile condizione nella quale versa l’Ospedale microcitemico “A. Cao”, denota un cinismo, un’arroganza e una irresponsabilità incompatibili con la permanenza nel suo ruolo dell’assessore.

Ciò a meno che l’assessore non possa dimostrare che effettivamente i genitori dei piccoli pazienti abbiano mentito, o meglio, per usare le sue parole, abbiano rilasciato una “dichiarazione mendace, atta a creare allarmismo, completamente discostata dalla realtà”.

L’esposto in Procura dei professionisti sanitari è calunnioso? Le dimissioni del Primario, dottor Bianciardi, sono catastrofismo? E soprattutto, i messaggi dei genitori, che la Presidente di ASGOP Associazione Sarda Genitori Oncoematologia Pediatrica è stata costretta a rendere pubblici, sono un’ulteriore menzogna o sono autentici, in tutta la loro evidenza drammatica? L’assessore pensa davvero di potersi appigliare alla circostanza che non risulta una lista formale, mentre i genitori denunciano da ormai un anno e mezzo la scarsa disponibilità dell’unico anestesista che, essendo dipendente del Brotzu e operando fuori dal suo orario di lavoro, consente di volta in volta solo di accordarsi su procedure urgenti?

Il tentativo di costruire sulla pelle dei piccoli pazienti una narrazione del tutto mistificata, per sottrarsi all’ammissione delle proprie responsabilità, è davvero indecente. Come lo è scaricare le responsabilità di una gestione pessima della sanità sarda sulle famiglie e sui pazienti. In queste settimane il Partito Democratico sta visitando gli ospedali della Sardegna, e abbiamo conferme costanti di una situazione disastrosa, che ha ampiamente superato il livello di guardia. E non saranno certo i fantasiosi racconti, propri di una vera e propria realtà parallela, che numerosi dirigenti di ASL e strutture ospedaliere tentano di sottoporci, a mutare questo disastroso stato delle cose. Chi ha perso oltre 4 anni a moltiplicare poltrone, litigare fino all’ultimo strapuntino di sottogoverno, demolire il sistema sanitario pubblico della Sardegna, sarà giudicato molto severamente. Non solo dalla propria coscienza, ma dai pazienti e dai cittadini sardi.

Per quanto mi riguarda, oltre 4 mesi fa, insieme alla Senatrice Sandra Zampa, ho presentato una interrogazione al Ministro alla Sanità per chiedergli di porre in essere tutte le iniziative possibili per garantire che ai pazienti oncologici pediatrici sardi sia effettivamente garantito il diritto costituzionale alla salute. Non abbiamo avuto risposta. Insisteremo, con una nuova interrogazione, per chiedergli di usare tutti i suoi poteri ispettivi, di coordinamento e di intervento per risolvere questa incresciosa situazione.

Quanto all’Assessore Doria, l’alternativa davanti a sé è semplice. Se è in grado di dimostrare che davvero i genitori dei piccoli pazienti del Microcitemico abbiano rilasciato dichiarazioni mendaci e creato allarmismo, agisca di conseguenza. In caso contrario, se – oltre a non aver assicurato il diritto a trattamenti sanitari adeguati ai pazienti più fragili della nostra regione – è stato lui a mentire, può fare un’unica cosa: dimettersi.