Microcitemico. Lo scontro diventa politico. Meloni (PD): “L’assessore Doria si dimetta. Accusare le mamme di mentire denota cinismo e arroganza”
Da La Nuova Sardegna
19 Luglio 2023
«Le dichiarazioni rilasciate ieri dall’assessore regionale alla Sanità Carlo Doria sono gravissime e inaccettabili. Arrivare ad accusare di mentire i genitori dei piccoli pazienti che da molti mesi, con la sola forza della disperazione, denunciano l’intollerabile condizione nella quale versa l’ospedale Microcitemico “Antonio Cao” denota un cinismo, un’arroganza e una irresponsabilità incompatibili con la permanenza nel suo ruolo da assessore».
Ad affermarlo in un lungo post sui social è il senatore Partito democratico Marco Meloni, che si è espresso sulla situazione dell’ospedale cagliaritano “Antonio Cao” e sulle dichiarazioni dell’assessore
della regionale Sanità sarda Carlo Doria in merito alla carenza di anestesisti qualificati nella struttura. Dopo l’incontro di lunedì pomeriggio a Cagliari con i dirigenti del Brotzu e della Asl 8, l’assessore Doria aveva concluso, a suo avviso dimostrandolo, che le accuse fatte dall’associazione dei genitori dei bambini oncologici («poiché mancano anestesisti pediatrici, ci vogliono mesi affinché levino loro il catetere venoso») erano false.
«Il tentativo di costruire sulla pelle dei piccoli pazienti una narrazione del tutto mistificata, per sottrarsi all’ammissione delle proprie responsabilità, è davvero indecente”, afferma Meloni. Per il senatore Marco Meloni è altrettanto indecente «scaricare le responsabilità di una gestione pessima della sanità sarda sulle famiglie e sui pazienti. Se l’assessore è in grado di dimostrare che davvero i genitori dei piccoli pazienti del Microcitemico abbiano rilasciato dichiarazioni mendaci e creato allarmismo, agisca di conseguenza. In caso contrario, se – oltre a non aver assicurato il diritto a trattamenti sanitari adeguati ai pazienti più fragili della nostra regione – ad aver mentito è lui, può fare un’unica cosa: dimettersi».
II Senatore Meloni ha preannunciato la presentazione, insieme alla collega Sandra Zampa, di una nuova interrogazione al ministro della Salute Orazio Schillaci, dopo quella presentata a marzo.