La Bicamerale sull’insularità. Il Pd si chiede “che fine ha fatto?”
Da La Nuova Sardegna
27 maggio 2023
Che fine ha fatto la commissione bicamerale sulle Isole e sull’insularità, prevista nell’ultima Legge di bilancio nazionale, approvata a dicembre, cioè cinque mesi fa? A chiederselo sono Marco Meloni e Silvio Lai, i due parlamentari sardi del Pd, che a suo tempo avevano presentato l’emendamento poi licenziato dal Senato e dalla Camera. Ma oltre a chiederselo, hanno scritto anche ai presidenti di Palazzo Madama, Ignazio La Russa, e di Montecitorio, Lorenzo Fontana, per chiedere spiegazioni sui motivi di un così lungo ritardo nella costituzione della Bicamerale. «È un vuoto – si legge nella lettera firmata da Meloni e da Lai – che sta privando le isole, a partire dalla Sardegna e dalla Sicilia, di uno strumento fondamentale, per tutelare i propri diritti costituzionali e affrontare situazioni di criticità che richiedono interventi urgenti, come quella dell’annunciato dimensionamento scolastico».
In attesa della risposta dei due presidenti, a fare invece un passo avanti è stata la proposta di legge presentata da Marco Meloni al Senato, per la separazione della circoscrizione Isole alle prossime elezioni europee, nel 2024. Il testo prevede l’elezione di due eurodeputati in Sardegna, non più gli otto complessivi, com’è stato finora, tra Sicilia e Sardegna appunto. La proposta di legge firmata da Meloni è stata assegnata alla Commissione Affari Costituzionali del Senato. Nei prossimi giorni, nello stesso fascicolo, finiranno anche quelle presentate da altri partiti, più quella approvata all’unanimità dal Consiglio regionale e poi consegnata anche al Ministro agli Affari regionali, Roberto Calderoli, nella sua recente missione a Cagliari.
«Avere la certezza dell’elezione di due parlamentari europei – è il commento del Senatore – è un obiettivo storico per la Sardegna, e contribuirà a ribadire sul versante della rappresentanza istituzionale il principio di insularità recentemente introdotto nella Costituzione italiana. Se tutte le forze politiche, a partire da quelle di maggioranza, sosterranno la proposta, l’obiettivo è a portata di mano e si può conseguire in tempi utili per le consultazioni europee del 2024. Noi del Partito democratico ci siamo».