Legge elettorale: liste bloccate lunghe a rischio incostituzionalità, Speranza intervenga

Legge elettorale: liste bloccate lunghe a rischio incostituzionalità, Speranza intervenga

Camera dei DeputatiL’approvazione dell’emendamento che porta il numero massimo dei collegi a 120, senza prevederne un numero minimo, ha una conseguenza molto semplice: le liste bloccate saranno certamente più lunghe – anche molto più lunghe, a seconda del numero finale dei collegi – rispetto a quanto previsto nella versione iniziale della legge elettorale.

A questo punto, per evitare che la legge somigli sempre più al Porcellum – con dubbi di legittimità costituzionale sempre più forti – è assolutamente necessario introdurre nuove modifiche rivolte a garantire sia l’effettiva conoscenza dei candidati da parte degli elettori, sia soprattutto che il potere di scegliere i parlamentari sia attribuito agli elettori e non alle segreterie di partito. Un potere che la Consulta ha restituito ai cittadini, e che sarebbe inaccettabile riportare in capo a leadership che – con l’eccezione del PD – sono in molti casi carismatiche, personali, padronali.

Ci sono diversi emendamenti che, se approvati, garantiscono che questo obiettivo venga raggiunto, da quello sulla doppia preferenza di genere a quello sulle primarie per legge, che ugualmente prevede la doppia preferenza: rivolgo dunque un nuovo appello al presidente del gruppo del PD, Roberto Speranza, perché sul punto intervenga per modificare la posizione assunta finora, assumendo impegni chiari e decisioni conseguenti in sede parlamentare.

Marco Meloni, deputato del Partito Democratico, componente della Commissione Affari costituzionali