No al voto segreto – L’iniziativa

Il Regolamento interno del Consiglio Regionale della Sardegna prevede che anche in merito a leggi ordinarie il voto possa avvenire a scrutinio segreto. Questo stato di cose permette il malcostume, da parte dei consiglieri regionali, di adottare dietro lo schermo del voto segreto decisioni e provvedimenti – talvolta potenzialmente capaci di creare autentiche disparità di trattamento, provvedimenti indirizzati al soddisfacimento di esigenze di poche persone o di specifiche realtà territoriali – senza collegare ad esse l’assunzione di una piena e individuale responsabilità politica.

Per risolvere questo problema il 13 Febbraio 2008 ho presentato, insieme all’On. Francesco Sanna, una «Proposta di modifica del Regolamento del Consiglio regionale della Sardegna» che, al fine di garantire il controllo dei cittadini sull’operato del Consiglio regionale, limita i casi di possibile ricorso al voto segreto alle sole decisioni concernenti persone specifiche, in modo sostanzialmente omologo alle disposizioni in vigore nel Parlamento nazionale e nelle assemblee parlamentari dei principali Paesi europei.

Contestualmente a questa iniziativa ho assunto pubblicamente l’impegno a rendere noto ogni mio voto in Consiglio, obiettivo a cui è specificatamente dedicata questa sezione del sito.

Una democrazia efficiente si basa sul principio secondo il quale i cittadini possono conoscere l’operato di coloro i quali sono eletti a rappresentarli in seno alle assemblee rappresentative, ed in particolare il contenuto delle decisioni che essi adottano nell’esercizio delle funzioni loro affidate. In particolare, con la sola eccezione di quelle concernenti le persone, le votazioni adottate in seno agli organi delle assemblee rappresentative devono essere adottate sempre a scrutinio palese, in modo da consentire il controllo dei cittadini sui loro rappresentanti.