Parte da Quartu il tour elettorale

Una bella serata, il modo migliore per cominciare, da Quartu, il tour di presentazione della mia candidatura al Consiglio regionale. Oltre duecento persone, per un incontro semplicemente organizzativo, rivolto ai volontari e ai sostenitori più convinti. Un’ulteriore spinta a impegnarmi a fondo, a non risparmiare energie per informare, spiegare, proporre, ascoltare, convincere e attivare.

Informare e spiegare, anzitutto:  i risultati fondamentali di questi 4 anni e mezzo di governo regionale, e gli investimenti regionali per la città, che negli ultimi due anni hanno superato i 170 milioni di euro. Dalle nuove infrastrutture stradali – la metropolitana leggera, la nuova tangenziale Nord, l’ammodernamento e la messa in sicurezza della 554 – si inseriscono in un progetto complessivo di riequilibrio dei servizi all’interno dell’area metropolitana di Cagliari. Un progetto che mira a valorizzare il ruolo di polo di riferimento del sistema economico regionale che ad essa compete e, insieme, a salvaguardare le grandi potenzialità dell’hinterland. Quartu è una città che deve puntare sull’ambiente e la qualità della vita, e sulla vocazione economica fondata sui servizi e sulla piccola impresa. In queste direzioni vanno  gli interventi per realizzare il Parco urbano di accesso a Molentargius (10 milioni di euro, lavori avviati entro la primavera), i finanziamenti per le piste ciclabili, quelli a sostegno delle famiglie con persone non autosufficienti – oggi sono finanziati 412 piani personalizzati di assistenza, erano 167 4 anni fa – e quelle di ammodernamento delle strutture sanitarie territoriali (nuova casa della salute con punto di pronto soccorso, quasi 7 milioni di euro stanziati dalla Regione a dicembre). Di grande importanza poi l’inclusione di Quartu tra le aree urbane, tre in tutta la regione, che parteciperanno al progetto della Zona Franca Urbana: imprese, artigiani, negozi non pagheranno nessuna tassa per i primi cinque anni e le imposte saranno ridotte nei successivi. Un’occasione unica per il rilancio del nostro territorio in una fase di grave crisi economia generale.

Proporre significa illustrare i punti del programma per i prossimi 5 anni – lotta alla crisi economica, conoscenza, lavoro, intervenit per lo sviluppo delle imprese, risorse straordinarie e nuovo assetto istituzionale dell’area di Cagliari, mobilità, trasparenza e riduzione dei costi della poltiica – che io considero fondamentali, e che costituiranno gli obiettivi prioritari del mio impegno in Consiglio.

Ascoltare significa fare della campagna elettorale uno straordinario momento di confronto e di ascolto. Per arrivare in Consiglio carichi non solo di buone intenzioni, ma delle ricette concrete per continuare a governare la Sardegna cambiandola e facendola crescere, e conoscendo in modo profondo le istanze, le opinioni, delle volontà dei territori del mio collegio elettorale.

Convincere e attivare è quello che tutti noi dobbiamo fare dopo aver dimostrato gli ottimi risultati di questi anni e proposto le nostre idee per i prossimi. Dobbiamo convincere e dobbiamo attivare le energie e l’impegno di tutti i nostri concittadini che vogliono costruire un futuro più libero, autonomo, responsabile, e vogliono rimandare indietro chi, dopo non aver fatto nulla per dieci anni, vorrebbe che i sardi gli affidassero i loro destini. Noi non lo faremo, perché pensiamo che pensare al futuro della nostra terra sia un nostro compito, un nostro dovere, una nostra responsabilità.

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