Pd, Parisi all’attacco della Barracciu

Anziché godersi l’insperata boccata d’ossigeno referendaria, il Pd ripiomba subito nelle beghe interne. Stavolta ad attaccare è l’area dei parisiani, tagliata fuori da un vertice ristretto preliminare alla riunione della direzione regionale. Un incidente diplomatico arrivato proprio nel giorno della ripresa del dialogo tra le due grandi metà del partito, vicine a un’intesa sulle primarie provinciali e cittadine da tenersi entro il mese di gennaio.

IL CASO. Nella sede cagliaritana di via Emilia, ieri pomeriggio, ad attendere l’inizio dei lavori della direzione c’era lo stesso Arturo Parisi, a conferma della sua intenzione di essere sempre più presente nelle vicende sarde del Partito democratico. Solo che, mentre la riunione slittava di ore, Parisi e i suoi si sono accorti che al piano di sopra si svolgeva un incontro informale per definire una bozza di regolamento interno. Col segretario Francesca Barracciu c’erano Marco Meloni e Roberto Deriu (soriani),Tore Corona (fedelissimo di Antonello Cabras), da un certo momento in poi anche Giuseppe Cuccu (dell’area di Paolo Fadda). C’era anche Vanio Balzo, un funzionario inviato da Roma proprio per promuovere il dialogo sulle regole interne. Ma non c’era nessuno dei parisiani, componente che ha sempre rimarcato la propria distinzione sia dai soriani che dall’area Cabras-Fadda. A nulla sono valsi gli inviti tardivi, arrivati quando ci si è resi conto dell’assenza: Parisi e i suoi sono andati via, irritati. Per poi diffondere una nota ufficiale, in cui si riconosce lo stile corrosivo dell’ex ministro, e firmata anche da Filippo Spanu, Gavino Manca e Luigi Caria: «Dopo le riunioni nelle quali si era votato senza discutere e le altre nelle quali si era discusso senza votare scrivono i quattro eravamo venuti con la speranza di partecipare a una riunione nella quale finalmente si discutesse e si votasse. Dopo più di tre ore, siamo andati via senza che si sia discusso né votato. E dire che oggi almeno il risultato del referendum ci avrebbe offerto di che parlare». Col mondo attraversato da una crisi senza precedenti, prosegue la nota, «non riusciamo a credere come si possa perdere un’occasione tanto preziosa per ragionarci assieme».

LA REPLICA. «Pensavo che i parisiani fossero stati coinvolti dall’area Cabras», replica Francesca Barracciu, «solo lì in via Emilia ho capito che non era così». In ogni caso, proprio per l’assenza dei parisiani, il segretario ha poi proposto alla direzione di rinviare di una settimana la discussione e il voto sulla bozza di regolamento formulata ieri, con sostanziale consenso, dalle due grandi correnti: «Vorrei che fosse approvato all’unanimità, o comunque con la massima condivisione», ha spiegato. La bozza prevede l’avvio del tesseramento a partire dal 31 ottobre (con chiusura entro il 31 dicembre), la creazione dei circoli e le primarie per l’elezione dei segretari cittadini e provinciali (entro il 31 gennaio). All’organismo direttivo del partito, inoltre, Barracciu ha proposto le prime iniziative politiche: tra cui alcune conferenze tematiche su scuola, lavoro, energia e cultura, e un’assemblea delle democratiche sarde a dicembre. Nella prima parte del dibattito si è parlato anche della coalizione per le Regionali 2009. E c’è chi ha proposto di affiancare, alle primarie per le leadership territoriali, anche quelle sulla segreteria regionale. (g.m.)