Portovesme srl, a rischio 1500 posti di lavoro. Interrogazione al Ministro Urso

Portovesme srl, a rischio 1500 posti di lavoro. Interrogazione al Ministro Urso

Ho depositato un’interrogazione a prima firma mia e di Antonio Misiani al Ministro delle Imprese e del Made in Italy in merito alla vertenza Portovesme, da marzo sui tavoli del Ministero.

Il sito industriale di Portovesme è l’unico stabilimento in Italia a produrre piombo e zinco e da febbraio ha fermato l’80% degli impianti a causa della crisi energetica. Il Partito Democratico aveva proposto, con emendamenti alla legge di bilancio, l’estensione degli sconti sui costi energetici anche per le imprese che non possono usare il metano, come la Glencore. La maggioranza li ha respinti e l’azienda non ha retto. Nell’interrogazione chiediamo la possibilità di una loro erogazione retroattiva a condizione del mantenimento dei livelli occupazionali.

La Portovesme srl, infatti, di fronte a costi energetici così elevati ha posto in atto un drastico ridimensionamento degli organici, da mesi ormai in cassa integrazione, cessando la produzione del piombo e dimezzando quella dello zinco, dichiarando di voler avviare entro il 2027 un nuovo progetto per il recupero del litio.

Il progetto litio della multinazionale Glencore, proprietaria di Portovesme, ha forti problematicità autorizzative e di gestione ambientale e – come se non bastasse – consentirebbe il reimpiego di soli 120 lavoratori su 1500. Perché il Governo, mentre il territorio sud-occidentale della Sardegna è da mesi in piena crisi occupazionale e sociale, dopo l’apertura di un tavolo con l’azienda e i sindacati e tre incontri andati a vuoto, non ha ancora una soluzione? Eppure mantenere in Italia, e precisamente nei due stabilimenti sardi, la produzione dei metalli non ferrosi rappresenta non solo un interesse strategico nazionale, visto che consentirebbe di evitare di dipendere totalmente da altri Paesi, ma potrebbe rivelarsi estremamente utile per i progetti di transizione ecologica da completare entro il 2050.

Al Ministro Urso chiediamo dunque quali iniziative intenda adottare per far rientrare i piani di ridimensionamento produttivo ed occupazionale della Portovesme srl e soprattutto a che punto sono le interlocuzioni del Governo con la proprietaria Glencore Inc.