Diritto allo studio, PD: governo fuori tempo massimo, dopo elezioni cambieremo sistema
“La discussione in atto sull’ipotesi di decreto ministeriale sul diritto allo studio arriva fuori tempo massimo e deve essere rimandata a dopo le elezioni. Dunque i rappresentanti degli studenti hanno fatto benissimo ad agire in modo da evitare la sua approvazione. È del tutto inopportuno che il governo adotti, in regime di ordinaria amministrazione e a meno di venti giorni dalle elezioni, un provvedimento che incide in maniera così significativa sulla condizione degli studenti. Così come sarebbe altrettanto inopportuna l’adozione di qualsiasi atto capace di influire in modo improprio sulle scelte del prossimo governo. Nel merito il provvedimento contiene molti aspetti a nostro avviso sbagliati, come la differenziazione tra aree territoriali, l’importo e i criteri di erogazione delle borse di studio. Gli impegni programmatici del PD e della coalizione di centrosinistra sono chiari, e pongono tra le priorità dell’azione del prossimo governo una radicale revisione di un sistema che allo stato attuale contraddice, nella sostanza, il dettato costituzionale secondo il quale ‘i capaci e meritevoli, ancorché privi di mezzi’, hanno diritto di completare gli studi.” Lo dichiarano Marco Meloni, responsabile Università e ricerca del Partito Democratico, e Maria Chiara Carrozza, presidente del Forum Università e ricerca del partito.