Mi merito un drink?

La meritocrazia è un concetto sempre più discusso e sfruttato. Eppure, intesa come giusto sistema di valutazione delle capacità di ciascuno, resta poco diffusa nel nostro Paese, in politica, nelle università, nelle amministrazioni pubbliche, nelle aziende. Troppo spesso gli sono preferiti metodi consolidati che premiano chi ha i “giusti agganci” e le amicizie influenti.

In risposta a queste pratiche cresce in Italia un sentimento di rifiuto verso le vecchie e cattive abitudini di quanti preferiscono le scorciatoie al merito, la cooptazione alla competizione, le relazioni interessate alle idee e ai contenuti.

Mi merito un drink? un aperitivo per parlare di meritocrazia è un progetto promosso dall’Associazione TrecentoSessanta per dare una risposta costruttiva a questo sentimento di rifiuto. Un ciclo di incontri informali per confrontarsi, riflettere, ascoltare le testimonianze di chi è riuscito ad avere successo puntando prima di tutto su se stesso, sulle proprie idee e sulla volontà di portarle avanti, senza espedienti, favori, o scappatoie.

Nata da un’idea di Alessia Mosca – sul modello dei ritrovi di intellettuali della Milano anni ‘70, quando personaggi dalle professionalità più disparate si incontravano per discutere di politica e attualità – l’iniziativa si rivolge a chiunque abbia voglia di misurarsi con esponenti della vita sociale, politica ed economica del Paese. Con imprenditori, intellettuali, giornalisti. Tutti pronti a portare le proprie proposte per avviare una discussione libera da rigidità, schietta, faccia a faccia, perchè il tratto fondamentale di “Mi merito un drink?” – e il punto di domanda del titolo è una provocazione – è l’informalità: ci si ritrova per un aperitivo, appena dopo la fine della giornata di lavoro, per chiacchierare con il o i personaggi invitati, in un ambiente aperto e destrutturato. Per scambiare idee e guardarsi negli occhi.

Visita il sito di “Mi merito un drink?” per conoscere i prossimi appuntamenti e leggere i resoconti delle iniziative svolte.