Misure per la razionalizzazione della formazione professionale

Misure urgenti per la razionalizzazione del settore della formazione professionale

Con diversi provvedimenti legislativi il Consiglio regionale della Sardegna ha inteso affrontare, nella presente legislatura, alcuni nodi strutturali della formazione professionale. La riorganizzazione mediante la allocazione presso le province di alcune funzioni, sino ad ora regionali, nella materia della formazione professionale, insieme ad incentivi per una decisa riduzione – mediante esodo e facilitazioni al reimpiego nella pubblica amministrazione – del numero dei lavoratori iscritti all’albo della legge regionale 13 giugno 1989, n. 42, sono gli strumenti resi operativi dall’articolo 19 della legge regionale 11 maggio 2006, n. 4. La norma, per ciò che attiene al trasferimento di funzioni, vede i suoi effetti prodursi a partire dal gennaio 2007. Per ciò che attiene agli interventi di incentivazione all’esodo anticipato dei lavoratori prossimi al raggiungimento dell’età pensionistica, la misura ha visto una prima applicazione che registra circa 250 domande, il cui totale accoglimento comporterà la riduzione di circa un terzo dei lavoratori iscritti al richiamato albo della legge regionale n. 42 del 1989.

La misura avrebbe incontrato maggior favore se il sistema previdenziale italiano non fosse stato irrigidito, nella determinazione dei requisiti minimi di età anagrafica per la pensione, dal brusco innalzamento previsto a decorrere dal 1° gennaio 2008 dalla riforma Maroni-Tremonti.

Anche i termini molto brevi per la presentazione della domanda di esodo incentivato hanno probabilmente influito a limitare il pur apprezzabile successo della misura.

L’articolo 19 della legge regionale n. 4 del 2006 prevede inoltre l’incentivazione alla utilizzazione delle professionalità presenti nell’albo dei formatori ex lege n. 42 del 1989 presso le autonomie locali sarde. La misura, ad oggi, ha visto difficoltà all’applicazione apparentemente insormontabili. Hanno impedito l’attuazione della norma sia la rigidità dei parametri del patto di stabilità cui devono adeguarsi comuni e province, sia l’intensità del contributo regionale evidentemente ritenuta poco incisiva dalle autonomie locali. […]

L’obiettivo di rendere più efficaci le misure già previste dall’articolo 19 della legge regionale n. 4 del 2006 viene perseguito dalla presente legge:
a) con la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di ammissione all’esodo incentivato;
b) con la integrazione della tipologia contrattuale utilizzabile per il reimpiego degli operatori della formazione professionale in comuni e province, e con la rideterminazione del contributo regionale al costo delle loro prestazioni.

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