Primarie con gli alleati, tensione nel Pd

Nel giorno in cui il centrosinistra si ricorda di essere una coalizione (stamattina a Cagliari il Pd rivede i partiti della sinistra), nei democratici continua il braccio di ferro sulle primarie. Sono le parole di Antonello Cabras ad agitare le acque: pur avendo ribadito la linea già espressa al coordinamento regionale, con l’intervista di ieri sull’Unione sarda il segretario è apparso più netto nella richiesta di primarie. E la cosa preoccupa molto i soriani.

LE REAZIONI. Anzi, lo stesso Renato Soru, dicono le indiscrezioni. Tra il governatore e il leader del partito i rapporti non sembrano buoni come prima: ne sono prova, dice qualcuno, i passaggi in cui Cabras citava l’esempio di Cofferati (sindaco uscente che però vuole le primarie), o sottolineava il fatto che per i sondaggi Soru non ha la certezza di essere il candidato più forte del centrosinistra. «Cabras dice che non bisogna ostacolare le primarie», replica Chicco Porcu, uno dei più vicini al governatore, «ma io non vedo nessuno che le voglia ostacolare. Se no il segretario dovrebbe fare i nomi, perché la discussione sia più chiara. Il punto è che quello strumento non va ventilato senza che ci sia un vero nome alternativo, solo per tenere sospeso un dibattito che finirebbe per logorare il candidato naturale, cioè Soru». Perciò, dice il consigliere regionale, sono stati chiesti tempi rapidi per un’eventuale voto sulla leadership: «Nei Paesi che hanno questa tradizione, le primarie si fanno 8-10 mesi prima delle elezioni, per affrontare bene la campagna elettorale. Ora si chiede un supplemento di riflessione? Va bene, ma diamo tempi certi». Porcu ha un’idea diversa dal segretario anche sull’apertura alle primarie di coalizione: «Mi sembra che si dicano cose diverse da quelle dette finora, anche in assemblea. Una novità rispetto alla posizione secondo cui, come aveva detto Cabras, nel nuovo centrosinistra la leadership del Pd non è più contendibile». Obiezione che riecheggia nel commento di un altro consigliere regionale, Marco Meloni: «Va bene attivare un percorso con gli alleati,registro però un cambiamento rispetto a quel che avevamo deciso. Dire che si fanno primarie del Pd e poi si propone un leader agli altri partiti, e dire poi che si fanno primarie di coalizione, non è la stessa cosa». Nell’area Cabras, invece, Silvio Lai che aveva messo in guardia dal rischio di primarie laceranti approva totalmente la linea di Cabras: «Mi ritrovo nella posizione del segretario, nessuno teme la genetica di un partito, il Pd, che nasce dalle primarie, né pensa che queste possano essere privilegiate rispetto all’esigenza primaria della vittoria del centrosinistra. Stiamo privilegiando continua l’impegno di rafforzare la coesione dell’alleanza alternativa alle destre».

IL VERTICE. Intanto il segretario del Pd vedrà questa mattina in via Emilia i leader di Rifondazione, Pdci e Sinistra democratica. Appuntamento rinviato, invece, con Partito socialista e Italia dei valori, per impegni dei loro segretari. Ma già ieri i socialisti e le tre forze della sinistra hanno anticipato la loro posizione comune: oltre alla richiesta di primarie di coalizione, si suggeriscono alcuni interventi di fine legislatura. Tra questi, una legge urbanistica che corregga il Ppr e un nuovo passaggio in aula della legge statutaria, per «ripensarne alcuni aspetti».