Pubblica Amministrazione: PD, Brunetta dà i numeri, è competizione con Tremonti

Il Ministro Brunetta dà i numeri: si illude forse che basti scimmiottare il premier inglese David Cameron per darsi un tono internazionale e nascondere il fallimento della sua riforma della PA. Per due anni ha sommerso il Paese di annunci, provocazioni, slogan buoni solo a portarlo sulle prime pagine dei giornali. Risultato? Tanto, tantissimo, rumore per nulla. Lo dice in una nota Marco Meloni responsabile PA della Segreteria PD per quale “adesso corre ai ripari e dichiara che è pronto a ridurre il numero dei dipendenti pubblici: un bel colpo d’accetta e via”. Ed aggiunge, “come se ignorasse il fatto che in Italia, in rapporto alla popolazione, ci sono meno dipendenti pubblici che nei Paesi nordici o in Francia e Gran Bretagna. Come se volesse farci credere che sia possibile risolvere i tanti problemi del pubblico impiego con la bacchetta magica. Il crollo dei consensi nei suoi confronti dimostra che gli italiani non la bevono più. Brunetta non propone alcuna ricetta innovativa e coraggiosa per la PA: per introdurre nuove competenze e valorizzare merito e produttività, per migliorare l’efficacia e l’efficienza dei servizi, per riavvicinare la burocrazia ai cittadini.

Semplicemente, vuole mettersi in competizione con l amico-nemico Tremonti e allinearsi alla strategia suicida dei tagli lineari e indiscriminati. Le conseguenze sono drammatiche: la spesa pubblica anzichè diminuire aumenta, decresciamo del doppio degli altri Paesi europei, i cittadini sperimenteranno già nei prossimi mesi un taglio ai servizi senza precedenti: meno trasporti locali per studenti e lavoratori, meno servizi sociali, meno diritto allo studio, una scuola e università di qualità inferiore. Una strategia che, dunque, se si è rivelata fallimentare per il superministro dell Economia, figurarsi se riesce – conclude – al suo emulatore della Funzione Pubblica”.