Settimana decisiva per salvare Alcoa e l’industria sarda

Si apre oggi una settimana davvero decisiva per il futuro dell’industria in Sardegna. Di fronte a una situazione di enorme gravità – 2000 i posti di lavoro a rischio nella sola Alcoa – assistiamo con crescente preoccupazione all’incapacità del Governo nazionale e di quello regionale ad affrontare la questione con la concretezza e la serietà che essa richiede.

Il PD lo sostiene da tempo, in Consiglio regionale e in Parlamento: il primo impegno è trovare le soluzioni tecniche adeguate – e “legittime” secondo il diritto comunitario – per risolvere in modo strutturale il problema del costo dell’energia in Sardegna. La questione è ineludibile per garantire un futuro alle nostre industrie più competitive, e la stessa tenuta del sistema industriale sardo. Promuovendo, al contempo, un migliore sfruttamento delle nostre risorse energetiche, a partire dal carbone del Sulcis e dalle energie rinnovabili.

Dunque, in ballo ci sono l’integrità del sistema industriale sardo e il destino di migliaia di lavoratori e di famiglie. Di fronte a questa situazione drammatica il Governo regionale latita e quello nazionale illude lavoratori e cittadini con dichiarazioni ad effetto che nascondono il vuoto di risposte concrete. Lo hanno fatto – Berlusconi in testa – in campagna elettorale. E continuano a farlo ora. Le più recenti vicende di Alcoa sono purtroppo emblematiche: la settimana scorsa il ministro Scajola sbandierava il risultato di aver scongiurato la chiusura degli stabilimenti, salvo poi essere smentito dopo appena 24 ore dalla multinazionale, per la quale le garanzie del governo sui costi dell’energia sono evidentemente del tutto insufficienti.

La Sardegna non può più permettersi governi inaffidabili e poco competenti. Anche in questa settimana decisiva, il PD punterà a intensificare gli sforzi e le iniziative per sostenere i lavoratori a rischio, e richiamerà la Giunta e il Governo ad adottare, finalmente, iniziative concrete. Uscendo dai proclami con le gambe corte, e dimostrando che, come sistema-Paese, siamo in grado di evitare lo smantellamento del nostro sistema industriale.