Concorsi pubblici, si cambia: cancellato il voto minimo di laurea

Concorsi pubblici, si cambia: cancellato il voto minimo di laurea

da Il Corriere della Sera del 17 luglio 2015

«Soppressione del requisito del voto minimo di laurea per la partecipazione ai concorsi per l’accesso agli impieghi nelle Pubbliche Amministrazioni». Con un emendamento del Pd al ddl Pubblica Amministrazione approvato nella serata di giovedì 16 luglio dall’Aula della Camera cambia la storia dei concorsi pubblici. Per il deputato del Pd Marco Meloni, che ha presentato l’emendamento, «il voto di laurea non può essere più un fattore di sbarramento per l’accesso ai concorsi pubblici».

Stop a dirigenti condannati per danno erariale

Nel rush finale della riforma della Pubblica Amministrazione al voto nell’Aula di Montecitorio è arrivata anche un’altra novità: lo stop ai dirigenti condannati per danno erariale, questa volta dopo un emendamento del M5s. È prevista la delega al governo di stabilire i casi in cui, in presenza di condotta dolosa, la condanna, anche non definitiva, della Corte dei Conti porta alla revoca dell’incarico o al suo mancato conferimento. Almeno quando si hanno di fronte dirigenti che ricoprono posizioni «sensibili», a rischio corruzione.