Premiare i talenti e il merito

Premiare i talenti é una parola d’ordine della Margherita. Vale per tutti i talenti di cui é ricca l’Italia; quelli delle persone e quelli del territorio, che sono radicati nel suo ambiente e nel suo patrimonio storico culturale. Per valorizzare queste grandi risorse del paese occorre non solo liberarle dai pesi dei monopoli e delle incrostazioni burocratiche, ma dare loro il giusto riconoscimento, con sostegni economici e istituzionali; e occorre che tutti siano responsabilizzati con un sistema di valutazione e di premi.

Per valorizzare i talenti é necessario che si dia spazio al merito. Proprio perché la nostra idea di sviluppo si basa sulle risorse delle persone, vogliamo rafforzare le capacità di tutti, offrendo a tutti gli strumenti della conoscenza; ma al contempo tutti devono contribuire con responsabilità e impegno agli obiettivi comuni.

Questa é la nostra idea di valorizzazione dei meriti, che procede dalla scuola, continua all’università, fino a comprendere le varie attività di lavoro. Essa richiede che i contributi e le attività di ciascuno siano soggetti a valutazione imparziale e sulla base di questa ricevano riconoscimento.
La valutazione nella scuola deve riguardare studenti, docenti, e la qualità delle istituzioni. La valutazione é necessaria per valorizzare la responsabilità e l’impegno degli insegnanti, che devono sentirsi protagonisti di una scuola migliore.

Nell’università e nella ricerca la valutazione deve essere particolarmente rigorosa se vogliamo promuovere l’eccellenza come é necessario in queste attività. Dalla valutazione della ricerca e dell’insegnamento, dalla capacità di valorizzarne i risultati, devono dipendere anche i finanziamenti che lo stato eroga a enti universitari e di ricerca. Cos“ si può stimolare una competizione positiva fra atenei, si possono usare meglio le risorse, finalizzandole a obiettivi di qualità e superando l’attuale dispersione di fondi.

Per lo stesso motivo riteniamo necessario che le retribuzioni dei lavoratori siano più strettamente legate ai risultati e alla produttività aziendale, in conformità con una concezione partecipativa dei rapporti di lavoro.