Pensaci adesso! Riforma del welfare subito

La riforma del welfare e la promozione delle giovani generazioni sono i temi chiave del futuro dell’Italia, un paese segnato contestualmente da un altissimo livello di divario sociale e da una bassissima mobilità. Una situazione drammatica, nella quale ampie fasce di popolazione, in particolare giovane, non godono di un livello soddisfacente di tutela sociale né sono in condizione di progettare con fiducia il proprio futuro. Che poi è il futuro dell’intera comunità nazionale e di tutti noi, indissolubilmente legato alle possibilità concesse OGGI ai giovani di liberare le loro energie per il DOMANI.



Sono temi di cui ho spesso parlato sulle pagine di questo sito (Giovani, idee e fiducia per costruire il futuro, Welfare: il modello Sardegna) e che costituiscono le ragioni principali del mio impegno politico. Per questo ho firmato con convinzione l’appello lanciato da Alessia Mosca e invito tutti quanti voi a farlo al più presto collegandovi a www.pensaciadesso.com.



Marco Meloni

 

Pensaci adesso! Riforma del welfare subito

Al Governo, al Parlamento, alle forze politiche e sociali

L’attuale struttura del welfare non funziona più e deve essere riformata al più presto.
Quest’anno il PIL italiano scenderà del 5%. Di conseguenza la spesa per le pensioni crescerà, sul totale della spesa pubblica, di una percentuale identica, raggiungendo il 15% della ricchezza prodotta nell’intero 2009. Se la recessione non sarà breve, probabilmente questa quota salirà ancora nel 2010 e nel 2011.

Dovrebbe essere chiaro a tutti che questa tendenza è insostenibile nel lungo periodo. I giovani, che già oggi stanno pagando il prezzo più alto alla crisi – con licenziamenti in massa e scarse (o nulle) tutele – rischiano di dover pagare una seconda volta quando si troveranno a ricevere pensioni miserevoli perché il Paese sta dilapidando il loro futuro.

È una situazione non più tollerabile! Serve una svolta immediata e drastica! Altre esperienze europee e internazionali di riforma del welfare hanno dimostrato che è possibile allocare in modo più equo la spesa pubblica. Da noi, per paura di scontentare qualcuno, si lascia che la situazione peggiori di giorno in giorno, a danno di tutti. E ad accorgersi del disastro che si sta producendo saranno i giovani lavoratori attuali, quando verrà il momento di andare in pensione. Ma, a quel punto, i governanti di oggi non dovranno più rispondere delle loro scelte.

Chiediamo che si metta mano da subito al sistema di welfare, prevedendo l’innalzamento dell’età pensionabile attraverso l’introduzione della flessibilità in uscita (= libertà, non obbligo, di scegliere quando andare in pensione) e altri interventi di riforma del sistema pensionistico, per renderlo più equo.

Chiediamo poi che tutti i risparmi così ottenuti non siano utilizzati, come alcuni vorrebbero, per “fare cassa”, ma siano reinvestiti per garantire la partecipazione al mondo del lavoro in condizioni più favorevoli ai giovani, in particolare alle donne e a quanti vivono una situazione di precarietà.

Aderite numerosi! Aiutateci a far girare questa voce via e-mail o segnalando l’indirizzo Internet (www.pensaciadesso.com). Facciamo sentire che siamo in tanti a chiedere una svolta. Proviamo, finalmente, a costruire insieme il nostro futuro per impedire a una classe dirigente in buona parte egoista e miope di ipotecarlo ancora.

Scarica il testo dell’appello in formato pdf.